• Homepage
  • News
  • Interviste
  • Rubriche
    • Editoriali
    • L’angolo della tecnica
    • Ciclismo Cafè
    • Theoriis
    • Il 24 Ore di Giando
      • Ciclocross
      • Donne
      • Elitè-U23
      • Esordienti
      • Juniores
      • MTB e BMX
      • Pista
      • Allievi
      • Professionisti
      • Elite-U23
      • Juniores
  • Ranking
  • Ordini d’arrivo
  • La redazione

Rimani aggiornato

Ricevi le ultime novità da ciclismoweb.net. No Spam ✌️.

Facebook Twitter Instagram
Facebook YouTube Instagram
CiclismoWeb
  • Home
  • News
  • Interviste
  • La redazione
  • Ordini d’arrivo
    • Professionisti
    • Elitè-U23
    • Juniores
    • Allievi
    • Esordienti
    • Donne
    • Pista
    • Ciclocross
    • MTB e BMX
  • Rubriche
    • Editoriali
    • Ciclismo Cafè
    • L’angolo della tecnica
  • Contatti
CiclismoWeb
Home » Tutte le notizie » GIRO, Atapuma e il coraggio di attaccare: “Ho provato e riproverò”
Interviste

GIRO, Atapuma e il coraggio di attaccare: “Ho provato e riproverò”

ElisaBy Elisa27 Maggio 2016
atapuma giro16 1

atapuma giro16 1All’anagrafe è John Darwin Atapuma Hurtado. Per tutti, semplicemente Darwin Atapuma. O, meglio ancora, “Il Puma”. Un nome altisonante, che rimanda al biologo e naturalista britannico Charles Darwin – autore de “L’origine della specie” -; un soprannome che richiama l’elegante e indomito felino, rigorosamente di montagna; un fisico minuto, da scalatore.

Colombiano classe 1988, dai monti di Tuquerres è approdato sulle strade d’Europa a bordo di una bici, gareggiando prima con il Team Colombia di Claudio Corti – con la cui livrea ha centrato il successo nella quarta tappa del Giro del Trentino 2012 e nella sesta del Tour de Pologne 2013 – per poi passare, nel 2014, tra le fila della WorldTour BMC.

IL CORAGGIO DI PROVARCI – Quanti e quali sogni possono regalare le due ruote, se si ha il coraggio di viverli fino in fondo. E il coraggio, a questo 28enne sempre sorridente, non manca di certo. L’ha dimostrato anche nella decima tappa del 99° Giro d’Italia, dominata da Giulio Ciccone, quando ha colto il bronzo e, soprattutto, nella quattordicesima, la temibilissima Alpago-Corvara, in cui si è inserito nella fuga di giornata e, poi, ha rilanciato in solitaria arrivando a un passo dal trionfo. Nel tappone dolomitico l’esultanza, tanto cercata con un’azione dal retrogusto epico, per questo sudamericano votato alle scalate più esigenti è sfumata a duemila metri dalla fettuccia bianca, quando un terzetto forte del connazionale Esteban Chaves – che poi quella frazione se l’è portata a casa -, Stevan Kruijswijk – che non ha vinto, ma si è preso la Maglia Rosa -, e Georg Preidler, l’ha riacciuffato infrangendo ogni possibilità di gloria.

atapuma giro 2“Abbiamo provato a essere protagonisti, in quella tappa.” “Il Puma” stringe la mano, gentilissimo come sempre, svettando dal suo metro e sessantasette nella livrea rosso-nera della compagine statunitense e, poi, ricomincia a raccontare. “Ho cercato di vincere, ma la vittoria non è arrivata. Sono comunque contento e motivato.” Anche se, ha “confessato”, “quando mi hanno ripreso ero, certamente, triste. Quel giorno ho dato il tutto per tutto. Ringrazio la squadra e i miei compagni, che mi supportano, mi danno  forza e consapevolezza.” Quel giorno, in Alta Badia, ha chiuso quarto. Tentando nel finale un mezzo sprint, in un encomiabile ultimo guizzo d’orgoglio, ma issando poi bandiera bianca davanti alla inevitabile stanchezza per i tanti chilometri vissuti nell’avanguardia. “No, ero a ‘tope’. Ero al cento per cento” sottolinea, con il solito garbo, nel commentare la mancata volata.

DUE GIORNI “BUONI” – Per un uomo con le sue caratteristiche, a proprio agio quando l’asfalto si impenna nella maniera più prepotente verso il cielo, di terreno per attaccare prima del congedo di Torino ancora ce n’è: i due tracciati-monstre alpini della Pinerolo-Risoul – con il Colle dell’Agnello a fare da preludio al finale transalpino in quota di prima categoria – e la Guillestre-Sant’Anna di Vinadio. “Penso che siano due giorni buoni, per me. Spero che la condizione mi supporti e di avere buone gambe, in modo da riuscire a ottenere un buon risultato. Sono contento perché le gambe girano bene e questo mi dà grandi motivazioni. Credo, comunque, che la mia condizione sia migliorata, rispetto ai primi giorni e questo mi dà fiducia in vista di questi due giorni di alta montagna.”

[banner]G-SILVIA[/banner]

Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr WhatsApp Email
Elisa

Articoli correlati

Rafał Majka e il rapporto speciale con il Giro di Polonia

24 Ottobre 2025

Il ciclismo è troppo pericoloso: Louis Kitzki (Alpecin) abbandona

13 Agosto 2025

Alessandro Petacchi rilancia: “Sc Padovani ancora più competitiva nel 2026!”

30 Maggio 2025

COPPA DIDDI, il j’accuse di Vettori: “Se non torneremo sul San Baronto, questa sarà l’ultima”

19 Marzo 2025
Add A Comment

Leave A Reply

Devi essere connesso per inviare un commento.

Rimani aggiornato

Ricevi le ultime novità da ciclismoweb.net. No Spam ✌️.

  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Instagram
  • YouTube
  • Vimeo
Noi di ciclismoweb.net
Noi di ciclismoweb.net

Risultati, notizie, interviste, approfondimenti e servizi speciali utilizzando non solo le parole ma anche i video e le fotografie sono da sempre i nostri punti di forza.

Email: info@ciclismoweb.net

© 2025 ciclismoweb.net. Designed by LRNetwork.
  • Home

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.