Andare all’attacco è una delle sue qualità. Lorenzo Fortunato, ventiduenne di Bologna che fin da piccolo si fa il segno della croce prima di ogni gara, da quattro anni nel team Petroli Firenze Maserati Hopplà, vive una stagione un po’ sotto le aspettative rispetto alle previsioni e alle sue potenzialità. Lo ricordiamo straordinario recentissimo protagonista di una lunghissima fuga assieme, tra l’ altro, al compagno di squadra Yuri Colonna, nella recente competizione internazionale per under 23 di Poggiana, gara dove ha conquistato gran parte dei GPM a disposizione aggiudicandosi meritatamente la relativa maglia e giungendo sesto sul traguardo.
L’azione di Poggiana è stata decisa prima della gara?
“No, non è stato studiato nulla. Mi sono trovato in fuga, inizialmente volevo rialzarmi e tornare in gruppo ma poi ho visto che abbiamo guadagnato subito tanto e sono rimasto lì, d’altra parte con me c’era il mio compagno di squadra Yuri Colonna e sapevo di poter contare su di lui”.
Considerate le tue caratteristiche di scalatore, cerchi di fare la selezione andando spesso all’attacco sperando di fare la differenza, giusto?
“Si, la maggior parte delle volte la corsa non si decide sul finale ma magari a metà gara e preferisco attaccare che farmi sorprendere e rincorrere tutto il giorno. Io attacco, a volte è redditizio altre volte no”.
Tanto generoso in corsa, tanti piazzamenti (anche nelle precedenti stagioni), ricordiamo il tuo buon sesto posto nella generale del recente Giro della Valle d’Aosta, ma la vittoria non arriva. Che cosa ti manca per vincere?
“Sicuramente devo migliorarmi. Azzardare forse un po’ meno e calcolare un po’ più i tempi e un po’ di fortuna però mi farebbe comodo, molto comodo!”
E’ per questo che utilizzi come nome profilo del tuo account Instagram “lorenzfortunato”, come a voler giocare un po’ sul fattore fortuna/sfortuna con quella “z” nel mezzo?
“Non ci avevo mai pensato al nome di Insta, mi viene da ridere, sarebbe il nome giusto per me, suona pure bene!”.
Nel tuo team, la Petroli Firenze Hopplà Maserati, c’è un buon clima? C’è spazio per tutti?
“Si, c’è un buon clima. Sono al quarto anno con Claudio Lastrucci (Hopplà), Sandro Pelatti (Petroli Firenze), Giulio Maserati e Leonardo Gigli; per me questo team è come una seconda famiglia e per questo li ringrazio. C’è spazio per tutti anche se lo spazio bisogna guadagnarselo”.
Hai bisogno di tanto allenamento per raggiungere la forma ideale o la trovi con facilità?
“Devo allenarmi tanto, ma soprattutto fare tanta salita”.
Nel complesso, sei soddisfatto di come sta andando la tua stagione? Ti aspettavi più risultati?
“Sicuramente mi aspettavo più risultati e ad ora non posso essere soddisfatto. C’è ancora un mese di gare dove continuerò a dare il massimo e ad ottobre farò il punto della situazione.”
C’è qualcosa che ti rimproveri alla fine di una gara oppure sai sempre di aver fatto il tuo dovere o comunque di avere fatto tutto ciò che potevi fare?
“Mi rimprovero sempre! Ma con i se e i ma…in gara dò il massimo e alla sera, finita la gara, penso già a quella dopo”.
Hai qualche collega o cosa per cui provi una sana invidia?
“No, cerco di guardare sempre me stesso e di migliorarmi”.
L’anno scorso hai fatto uno stage in Bardiani: come è andato? Siete rimasti in contatto?
“Lo stage in Bardiani è andato bene. Ho fatto con la maglia della Bardiani CSF il giro di Danimarca ed è stata una bella esperienza! Si, siamo rimasti in contatto, e il mio sogno è quello di passare professionista”.
Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
“Rovescala domenica prossima, successivamente il 28 e il 29 agosto sarò impegnato in due diverse gare in Toscana”.
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