Il Piemonte si avvia veloce verso l’assemblea elettiva regionale del prossimo 13 dicembre. Ieri l’ufficio stampa del Comitato Regionale piemontese ha ufficializzato che il presidente uscente Gianni Vietri non correrà per il rinnovo della propria carica e, allo stesso tempo, ha presentato la candidatura alla presidenza regionale dell’Avv. Massimo Rosso, attuale Giudice del Tribunale Federale.
IL CANDIDATO – “Ho 48 anni, sono sposato e ho un figlio di 8 anni; professione Avvocato, vivo a Cherasco dove ricopro la carica di Presidente del Consiglio Comunale e sono nel mondo del ciclismo da oltre 40 anni. Risale, infatti, al 1978 la mia prima gara nella categoria A2 e da allora, dopo aver gareggiato in tutte le categorie sino a dilettante seconda serie, sono sempre rimasto nel mondo del ciclismo. Prima, come giudice di gara, poi come Presidente della commissione disciplina e giustizia del CR Piemonte e negli ultimi quattro anni come giudice del Tribunale Federale 1^ sezione (FCI) a Roma” si è presentato così Massimo Rosso che ha spiegato: “Il ciclismo è un po’ la mia seconda casa. E’ nel mio DNA, ricordo il momento in cui mio padre mi propose il ciclismo come sport, la prima gara, le ultime gare, i ritiri, i compagni che ho incontrato in questa splendida famiglia: mi piacerebbe restituire al ciclismo quanto ho ricevuto in questi tanti anni. Parlando con Gianni Vietri, ho appreso che serviva continuità al lavoro svolto negli ultimi anni. Ho colto l’occasione per contraccambiare con il ciclismo e ho dato la disponibilità ad una mia candidatura. L’obiettivo della mia candidatura è quella di continuare, con le dovute e diverse sensibilità, il lavoro svolto dal precedente gruppo; gruppo che ha dato molto al ciclismo piemontese raccogliendo, notizie di questi mesi e non solo, successi nazionali, ma anche e soprattutto prestigiosissimi risultati a livello internazionale”.
Obiettivi chiari per Massimo Rosso che nell’intervista ha presentato i propri punti fermi: “I bambini saranno al centro del progetto. L’obiettivo è quello di, non sprecando l’importante lavoro svolto, incrementare il movimento ciclistico piemontese a tutti i livelli partendo proprio dai più giovani, linfa vitale di ogni movimento sportivo e di ogni Federazione, futuri atleti del nostro domani, creando un “circuito virtuoso” dove i giovani di oggi, passando senza pressione per tutte le categorie, saranno i ciclisti di domani. I temi da affrontare saranno molti, ma sicuramente dovremo continuare con politiche e attività dedicata ai giovani per poterci garantire ciclisti di tutte le categorie, compresa poi, quella amatoriale. Avere molti bambini che si appassionano a questo splendido sport vorrebbe dire in un prossimo futuro riuscire a ricostruire un vivaio piemontese con un forte ritorno di sponsor e di squadre…Sogno un movimento con tanti esordienti, tanti allievi, tanti juniores, tanti under 23, speriamo tanti professionisti. Riuscire ad avvicinare tanti giovani e insegnargli ad amare questo sport, per avere domani, una cultura ciclistica che li porterà a continuare cicloturisti, come amatori o come semplici appassionati. Credo che solo partendo dai giovani, possiamo portare beneficio a tutte le categorie ed a tutto il movimento ciclistico piemontese”.
CANDIDATURA VALIDA? – I buoni propositi non mancano al neo-candidato presidente che, però, dovranno superare il vaglio della attenta e severa Commissione Nazionale Elettorale presieduta da Vincenzo Ioffredi che in questi giorni, come ha già raccontato ciclismoweb.net, ha bocciato diverse candidature a livello provinciale (clicca qui per rileggere l’articolo).
Tra i requisiti per chi si candida ad un ruolo in Federazione, infatti, c’è il dovere di essere tesserato alla FCI (Art. 31.1 lett. c dello Statuto) e l’Avv. Massimo Rosso attualmente si troverebbe in possesso solo della tessera di Giudice Nazionale, ruolo dal quale sarà tenuto a dimettersi in quanto incompatibile con quello di presidente regionale.
Ma i dubbi, sulla validità della candidatura dell’Avv. Rosso, andrebbero anche oltre a questo aspetto: dai documenti in possesso della redazione di ciclismoweb.net, risulterebbe infatti che la tessera della FCI dell’Avv. Rosso, al 15 ottobre scorso (termine ultimo per tesserarsi alla FCI in questo 2020) non fosse stata validata per la stagione 2020. Pertanto l’Avv. Rosso potrebbe non essere stato regolarmente tesserato per la FCI nel 2020.
Per intenderci: se, ad esempio, si fosse trattato di un semplice atleta non avrebbe potuto disputare alcuna competizione nel 2020 nè avrebbe potuto usufruire della copertura assicurativa nè, tantomeno, avrebbe potuto votare o candidarsi a queste elezioni.
Il tesseramento, invece, non è un requisito necessario per l’attività degli appartenenti agli Organi di Giustizia, ed infatti ancora oggi tutte le tessere di tutti gli altri giudici degli organi di giustizia federali nazionali non risultano essere validate, lo è invece qualora si punti ad una carica come quella di Presidente Regionale.
Al momento l’unico candidato alla presidenza in Piemonte è l’Avv. Rosso. Il termine per la presentazione delle candidature scadrà sabato 28 novembre: una situazione che non può lasciare indifferente una delle regioni più ciclistiche d’Italia perchè, qualora la Commissione Nazionale Elettorale dovesse bocciare la candidatura dell’Avv. Rosso, il commissariamento diventerebbe inevitabile.