Lo scorso 21 Aprile 2024 sulle pendici impervie della Redoute, Pogacar decise di spiegare le ali e involarsi verso il successo della Doyenne, la sua seconda, all’inizio di quell’azione arrembante si trovava sulla sua ruota un ragazzo con la maglia di campione danese, il suo nome era Mattias Skjelmose. Appena sceso di bici andò a confidare ai microfoni della TV danese che ” Se ti avvicini troppo al sole ti bruci” riferendosi al fatto che aveva tentato di incollarsi e rispondere a pari Watt all’accelerazione di Pogacar, bruciandosi rapidamente e andando incontro al suo destino, così come Icaro di fronte…
Autore: Federico De Mercurio
Quando a 38 km dal traguardo Pogacar imbocca in testa una curva leggermente fuori misura, l’impeto di far vedere a Van der Poel quanto anche lui sia abile e arruolato per domare i massi della Parigi-Roubaix, la sua sagoma però prende la via del fuoristrada, in questo caso in termini assoluti, perché anche su quelle stradine che non sono altro che mulattiere durante i restanti 364 giorni dell’anno, esiste ciò che ti fa rimanere sui pedali e ciò che ti trascina giù! Li però lo sloveno trova il verde dell’erba e alcuni solchi invisibili che lo fanno rallentare molto, 20″ a…
Senza Poggio e Cipressa, senza il mare e la maestosità della riviera ligure, Pogacar riapre il campo di battaglia contro il suo primo antagonista per le classiche monumento: Van der Poel. Sono passati 15 giorni dai quei 5 brutali tentativi di Pogacar di scollarsi di ruota l’olandese: cinque sgasate, impetuose, sovraumane che purtroppo per lui non hanno avuto l’epilogo cercato. Stesso sole e cielo tersissimo, che non ricorda per nulla la stagionalità delle latitudini nordiche, cambia la toponomastica della gara però, qui al Fiandre lo sloveno veleggia tra le pietre dei muri, le sue ruote sembrano rimbalzare e sgusciare senza…
E’ bastato un piccolo video in slow-motion che rapisce il momento finale della volata su via Roma per farci ammaliare ancora una volta e ancora di più di questa edizione della Milano-Sanremo, la quale conserverà per molto tempo il fascino di essere stata una delle più spettacolari di tutta la sua oltre centenaria vita. I tre colossi che si contendono la vittoria sono all’apice del loro massimale, l’inquadratura coglie il leggero dislivello verso l’alto, entrano prima le sei gambe, che si muovono armoniose e in simbiosi, ripetono il gesto di tamponare sui pedali i chili di forza che sono rimasti…
Lungo la dorsale appenninica che divide i due mari e nello spoglio entroterra francese, abbiamo assistito alle prepotenti sgasate di Filippo Ganna e Mads Pedersen; due motori dal grosso calibro che tornano a casa rispettivamente da Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza con una vittoria, un secondo posto nella generale (molto inaspettato per l’azzurro), molti chilometri macinati e una voglia matta di partire sabato per Sanremo con la consapevolezza di essere le mine vaganti dell’edizione 2025. Non si sono risparmiati in questa settimana di “preparazione”: rasoiate nei finali, sprint di gruppo belli folti o ristretti, persino le volate intermedie per racimolare i secondi…
Sulle strade bianche di Siena, abbiamo assistito all’ennesimo impeto di forza e superiorità di Pogacar, che nonostante la battuta d’arresto momentanea della caduta, fa tripletta e annichilisce la platea povera di partenti. Sulla lista degli assenti troviamo infatti loro, i due rivali che ormai da alcune stagioni scandiscono con giochetti da fuoriclasse le corse più blasonate: Van der Poel e Van Aert, alle prese con un calendario diverso e con il focus sulle cose di Aprile. Da alcune stagioni è un vero è proprio boicottaggio della classica senese e a noi che assistiamo a questa corsa unica e rara, non…
Negli ultimi giorni di Giro si è parlato molto di resilienza, della capacità di rialzarsi dopo una batosta o dopo una battuta di arresto e dimostrare realmente le proprie capacità sportive, di rivalersi a fronte di un un periodo non particolarmente fertile dal punto di vista dei risultati e delle performance. “Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi sopra. Gli antichi connotavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate con il verbo resalio” Se questo Giro è ancora alla ricerca di una propria identità, la parola che più di tutte riecheggia…
Il primo terzo della corsa rosa è già alle nostre spalle, facciamo fatica a digerire quello a cui abbiamo assistito in questo primo frame del lungo viaggio che ci porterà sino a Roma; qualcosa non torna, qualcosa non ci ha convinto appieno, cosa si nasconde dietro al lungo serpentone che attraversa i nostri territori? Saranno state le tappe, i corridori, o qualcosa di più profondo? E’ forse in atto un grande inganno proprio sotto i nostri occhi? Pogi Indomabile: Pogacar mangia tutto quello che gli si presenta sulla strada, tre delle nove tappe sono andate al campione sloveno e una…
Prosegue il trend negativo per i nostri colori azzurri nelle classiche monumento: terminiamo anche questa campagna primaverile con uno 0 alla voce vittorie; ci salviamo, se così si può dire, con il podio del veneto Mozzato alla Ronde e la top five di Bettiol alla Sanremo. NUMERI IMPIETOSI – I numeri al ribasso trovano conferma anche nel ranking UCI mondiale, per questa prima parte dell’anno il miglior italiano è proprio Luca Mozzato che si ferma al 24° posto, in successione il toscano Bettiol al 31° e via via gli altri. La cosa che fa più riflettere sono i soli 10 atleti…
Alessandro De Marchi ha partorito la sua settima meraviglia sulle strade del Tour of The Alpes, come? Alla sua maniera: in fuga. Tra i verdissimi e idilliaci prati della vicina Austria e i pochi segni di civiltà, il rosso di Buja ha messo al tappeto la sua compagnia di giornata – Simon Pellaud e Patrick Gamper – che nulla hanno potuto fare sull’ultima salita, quando con tutta la calma e la tranquillità che da sempre lo contraddistingue, si è tirato sui pedali, ha iniziato a ciondolare e con il viso sereno e composto ha imposto il suo passo permettendogli di…