Offida città della bicicletta, città del vino, del mangiar bene, delle due ruote ed ora anche dei matrimoni. La terza frazione del Giro delle Marche in Rosa, un mangia e bevi sulle colline che abbracciano uno dei borghi più belli d’Italia ha regalato un siparietto fantastico che rimarrà nella memoria degli addetti ai lavori per tanto tempo. Immortalato in un matrimonio che alla fine ha regalato un connubio di allegria, divertimento, simpatia e sport. E che Marco e Marida, la coppia di sposi congiunti in matrimonio nella Chiesa della Collegiata a Offida, ricorderanno per sempre.
I fidanzati che da mesi avevano prenotato la chiesa per il loro grande giorno si sono ritrovati la piazza invasa da palchi, transenne, striscioni, arco di partenza e arrivo, fili, cavi, camion che scaricavano materiale, auto accreditate, scorta della polizia, atlete, addette ai lavori, miss, giornalisti e tutto quanto comporta una carovana di una corsa ciclistica in una corsa a tappe.
Un gran lavoro per il dottor Gianni Spaccasassi, deus ex machina del ciclismo marchigiano e di Offida in particolare, organizzare di un mondiale juniores su strada e di un europeo sempre su strada per under 23 e juniores. Dopo i primi attimi di incomprensione tra la carovana degli sposi con la mamma della sposa in testa a capeggiare il gruppo di invitati che cercavano di regalare il ricordo più bello alla bellissima Marida e al compagno Marco tutto è filato liscio. In una esplosione di sovrapposizioni durante le quali in tanti fungevano da spettatori divertiti ai fuochi artificiali degli eventi il connubio matrimonio – bicicletta è riuscito al meglio.
Nel crescendo di: arrivo della scorta della polizia con auto e moto al seguito, schieramento dei carabine e dei volontari della protezione civile, arrivo delle atlete al foglio firma, carovana del cambio ruote, ambulanze della corsa, speaker dal palco con altoparlanti sparati al massimo e che che iniziava a dare le prime disposizioni per gli attimi concitati che precedono il via della gara, riprese televisive, interviste, musica a tutto volume, scuolabus arrivati in contemporanea per scaricare i bambini sulla piazza dopo la scuola e uscita dalla chiesa della sposa e dello sposo, lancio di riso e trombe da stadio, applausi,un matrimonio sicuramente da ricordare. Anche per noi del ciclismo.
E per Gianni Spaccasassi che ha magistralmente gestito la delicata situazione. Un matrimonio, quello del ciclismo con la gente e con gli eventi extra ciclistici, che rendono sempre più il mondo delle due ruote lo sport più popolare in assoluto. Un amico di famiglia, da inserire perfino nell’album del matrimonio. Lunga vita agli sposi Marco e Marida e soprattutto al ciclismo, in azzurro o in rosa come in questo caso, purché sia ciclismo.