Il profumo dell’inchiostro, la carta immacolata e quella nuova macchina da stampa, ultimo gioiello della Bordini e Stocchetti di Torino. L’immagine in bianco e nero. Sembra proprio di stare lì, nella Tipografia Lo Turco dove Totò e Peppino stampavano le banconote da diecimila lire.
Non siamo nel 1956, sul set de “La banda degli onesti”, ma l’approssimazione e l’improvvisazione sono le stesse anche 65 anni dopo, alla corte della FCI, nel Comitato Regionale Lazio. A Roma, in via Tiburtina, si voterà domenica 17 gennaio: dopo la prematura scomparsa del presidente Antonio Zanon, a confrontarsi saranno il vice-presidente uscente Mauro Tanfi e lo sfidante Maurizio Brilli.
ALLA FACCIA DELLA FCI – E scorrendo i programmi dei candidati sembra di tornare al 1956, nella Tipografia Lo Turco: Maurizio Brilli, infatti, ha depositato un programma che porta il nome “CRL 2017-2020 – programma Brinchi”. Dove Brinchi è Pierangelo Brinchi, candidato alla presidenza del Comitato Regionale Lazio nel 2017 e oggi candidato alla vice-presidenza regionale. Nello stilare il proprio programma, insomma, Maurizio Brilli avrebbe utilizzato lo stesso file di Pierangelo Brinchi di quattro anni prima rimodulando il contenuto ma facendone sostanzialmente una copia.
“Alla faccia del ragioniere Casoria” diceva con soddisfazione Totò dopo aver stampato la prima carta da diecimila lire. Chissà se Maurizio Brilli avrà pensato lo stesso nello stampare il proprio programma nuovo di zecca senza nemmeno la necessità di usare un foglio con la filigrana.
Cambia la premessa personale, cambia l’ordine dei capitoletti ma il contenuto è (salvo qualche piccola modifica) del tutto identico. Se avete tempo potete scaricare dal sito della FCI entrambi i programmi (quello di Brinchi del 2016 e quello di Brilli del 2021) e giocare a confrontarli.
Un programma che, va detto, non aveva portato molta fortuna a Pierangelo Brinchi quattro anni fa, visto che a prevalere, in quel confronto elettorale, era stato Antonio Zanon. Ma c’è di più, perchè l’assemblea regionale di rinnovo del Comitato Lazio, a causa della morte del presidente Zanon, si sarebbe dovuta tenere lo scorso 22 marzo ma, a causa del Covid-19 le elezioni non si sono celebrate. Ebbene, il candidato Maurizio Brilli, aveva già depositato lo scorso anno lo stesso programma, vale a dire quello di Brinchi 2017 (clicca qui per rivederlo).
Per la cronaca va precisato che anche il programma (clicca qui) dell’altro candidato, Mauro Tanfi, è molto simile a quello depositato da lui stesso per l’assemblea del 22 marzo 2020 (clicca qui) ma, in questo caso, visto che si tratta dello stesso candidato e di un programma realizzato meno di 12 mesi orsono, bisogna ammettere che la coincidenza risulta più comprensibile anche alla luce della continuità proposta dallo stesso Tanfi con quanto messo in cantiere nell’ultimo anno.
NESSUNA OBIEZIONE – “Stampo? Siete d’accordo? Siamo d’accordo!” Possiamo immaginarceli così, protagonisti di una pellicola in bianco e nero, Maurizio Brilli e Pierangelo Brinchi impegnati davanti a PC e stampante, con il naso sporco di inchiostro proprio come Totò e Peppino. Un’impresa degna della “Tipografia Lo Turco” che, però, aldilà della comicità e dei sorrisi, mette in evidenza la scarsità di idee in favore del movimento ciclistico regionale.
Possibile che dopo quattro anni le esigenze del ciclismo laziale siano ancora esattamente le stesse?
E dire che il titolo scelto per il proprio programma da Maurizio Brilli è “Pedalando insieme verso il futuro”: un futuro che, stando alle premesse, potrebbe essere fatto di idee riciclate e proposte già scritte in passato.
Anche in questa occasione la Commissione Elettorale della FCI, che avrebbe il compito di verificare la presenza di tutti i requisiti necessari per candidarsi alle cariche federali, non ha ritenuto necessario segnalare alcuna anomalia. E pensare che Maurizio Brilli non si è nemmeno preso la briga di cambiare la descrizione del file che è stato pubblicato sul sito ufficiale della FCI. Tanto che, ancora oggi, è sufficiente aprire il programma di Maurizio Brilli dal sito della FCI e, come magia, apparirà il titolo “CRL 2017-2020 – programma Brinchi”. Insomma, non proprio un mistero riservato ai soli tecnici informatici…
“I candidati alla presidenza regionale, all’atto della candidatura, sono tenuti a presentare i relativi programmi, che unitamente alle candidature ammesse dalla Commissione Nazionale Elettorale saranno resi pubblici cinque giorni prima dell’Assemblea” recita testualmente la lettera di convocazione delle assemblee regionali. Chissà se per lo Statuto Federale possono essere considerati validi anche i programmi riciclati o fotocopiati…