Buon sangue non mente. Il veronese Cesare Chesini si appresta al debutto tra gli under 23 con la maglia della Zalf Euromobil Désirée Fior. Accanto a sé la sua famiglia, di grande tradizione ciclistica, appassionata e competente, che lo sostiene senza stressarlo, lasciandogli la libertà di decidere. Le condizioni ideali per inseguire il sogno del professionismo per lo scalatore cresciuto nell’Ausonia, società alla quale il neo Zalf vuole dire grazie per averlo formato, consentendogli di mettersi in luce e approdare in un team prestigioso. Il primo anno nella categoria sarà di adattamento, di studio: Chesini è pronto.
Cesare, come sta andando la preparazione?
“A parte un piccolo intoppo e l’influenza, bene: problemi che, fortunatamente, hanno tolto poco tempo agli allenamenti”.
Che obiettivi ti poni?
“Non ne ho di particolari, cercherò di adattarmi alla nuova categoria e vedere come va. Certo, sarebbe bello ottenere qualche risultato e aiutare i miei compagni, che hanno qualità importanti”.
Quali saranno le differenze più evidenti, tra juniores e under 23?
“Penso soprattutto al ritmo di gara, in salita, in particolare”.
Il tuo terreno di caccia…
“Sì, sono uno scalatore, ma ho anche un discreto spunto veloce che mi permette di giocarmi la vittoria nelle gare dure, in cui arriva un gruppetto”.
In cosa ti prefiggi di migliorare?
“Vorrei crescere il più possibile in salita”.
La tua è una famiglia di grande tradizione ciclistica.
“Siamo tutti appassionati, ma a casa non mi stressano. Fanno il tifo per me senza mettermi pressioni, mi lasciano tranquillo e libero di decidere”.
Le condizioni ideali per maturare: una famiglia competente e appassionata, ma non oppressiva.
“Sì, assolutamente”.
Ti ispiri a qualche corridore?
“Non ce n’è uno in particolare, mi piacciono quelli con caratteristiche simili alle mie”.
Studi da geometra e sogni il professionismo…
“Certo, come ogni ragazzo che corre”.
Sei cresciuto nell’Ausonia di Pescantina…
“Ho iniziato con loro da G1: li ringrazio, perché mi hanno permesso di crescere e mettermi in luce, così sono riuscito ad approdare alla Zalf Euromobil Désirée Fior. Sono ancora legato all’Ausonia, verso la quale continuerò a provare affetto e riconoscenza”.