E’ un treno ricco di sogni e speranze quello che domenica, nel tardo pomeriggio, ha riportato a casa Fabio Mazzucco. Il padovano di Conselve, classe 1999, dopo tre stagioni trascorse tra i professionisti con la Bardiani CSF, si è rimesso in gioco con un team continental, la MG K Vis.
Il primo raduno che si è tenuto nel fine settimana in Toscana, a Calenzano (Po), gli ha consentito di conoscere i suoi nuovi compagni di squadra e di ritrovare Angelo Baldini e Maurizio Frizzo. Sono i due tecnici della formazione toscana ad aver cercato Mazzucco nel finale di stagione: “Voglio dire grazie a Baldini e Frizzo per aver sempre creduto in me. Ho dei ricordi bellissimi che mi legano a loro. Quando in autunno mi hanno chiamato prospettandomi la possibilità di ripartire con la Mg K Vis non ci ho pensato due volte. Ho fatto una scelta di cuore e spero di poterli ripagare della fiducia che mi hanno dato”.
Un Giro d’Italia corso e portato a termine a fine 2020 insieme ad alcune buone prestazioni non sono bastate al 23enne padovano per ottenere la riconferma in Bardiani. Come mai? Cosa non ha funzionato?
“Purtroppo, soprattutto nell’ultimo anno, ho contratto il covid e i postumi si sono protratti per diversi mesi. Ho potuto correre con continuità solo da settembre in poi. Troppo poco per potermi esprimere e poter dimostrare il mio valore”.
E ora come sta Fabio Mazzucco?
“I problemi fisici sono alle spalle. Sto bene, ho recuperato e già nell’ultimo mese di corse sono tornato a sentire delle ottime sensazioni. Sono pronto per preparare una nuova stagione”
Si riparte dalla MG K Vis, un ritorno importante dopo i successi del 2019. Che squadra ha trovato?
“Con questa maglia ho vinto una tappa al Giro d’Italia U23, ho vestito la maglia rosa e vinto l’internazionale di Poggiana. Sono stati tra i risultati più belli che ho ottenuto in carriera. Allora avevo appena 20 anni, ero tra i più giovani di quella squadra. Oggi, invece, sono il più vecchio della rosa: al mio fianco avrò diversi giovani con cui cercheremo di costruire una stagione importante”.
Quali gli obiettivi per il 2023?
“Questa squadra mi consentirà di seguire un calendario professionistico a tutti gli effetti. Correremo in Italia e all’estero. L’obiettivo è di tornare davanti, ottenere dei buoni risultati e dimostrare quanto valgo. Ciò che non sono riuscito a fare in questi ultimi tre anni”.
Nel ciclismo moderno si passa professionisti sempre più giovani eppure non mancano gli esempi di chi, dopo i primi anni, ha saputo rilanciarsi proprio da un team continental. E’ il caso di Andrea Garosio e di Nicolas Dalla Valle che nel 2023 correranno alla Eolo e alla Corratec. E’ questo il percorso che ha in mente?
“Si certo, il sogno è quello di tornare tra i professionisti. In questi tre anni ho visto com’è fatto il ciclismo di alto livello: purtroppo, per una ragione o per l’altra non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Oggi chi fa parte del programma Under 23 della Bardiani ha qualche chanche in più di crescere anche se il professionismo non aspetta. E io l’ho sperimentato sulla mia pelle”.
Con Filippo Zana siete cresciuti insieme, poi le strade si sono divise: vi sentite ancora?
“Filippo è un amico. Con lui ho corso la prima e l’ultima gara del 2022. Ci alleniamo insieme qualche volta. Lui ha vinto, è diventato campione italiano, passerà nel World Tour e gli auguro il meglio. Io spero di incontrarlo ancora in gruppo e di poterlo raggiungere presto”.