Ordine d’arrivo:
1° Mathieu Van Der Poel (Alpecin Fenix) 6h18’30”
2° Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers)
3° Valentyin Madouas (Groupama FDJ)
4° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
5° Stefan Kung (Groupama FDJ) a 2″
6° Dylan Teuns (Bahrain Victorious)
7° Fred Wright (Bahrain Victorious) a 11″
8° Mads Pedersen (Trek Segafredo) a 48″
9° Christophe Laporte (Jumbo Visma)
10° Alexander Kristoff (Intermarchè Wanty Gobert)
La legge di Mathieu. Van der Poel conferma il suo legame speciale col Giro delle Fiandre, imponendosi al termine di una corsa dura e spettacolare come da tradizione, iscrivendo quindi per la seconda volta il proprio nome nell’albo d’oro della classica monumento dopo il successo del 2020. L’olandese dell’Alpecin-Fenix, secondo lo scorso anno, ha battuto in uno sprint a quattro il connazionale Van Baarle (Ineos Grenadiers) e il francese Madouas (Groupama-FDJ): fuori dal podio Pogacar (UAE Team Emirates), il grande deluso della 106^ edizione della Ronde, protagonista di un magnifico duello con Van der Poel.
Pogacar era stato riportato sotto da Trentin, così come, tra gli italiani, si sono messi in luce Mozzato (B&B Hotels KTM) e Boaro (Astana Qazaqstan Team), che hanno animato la fuga di giornata. Il finale è stato al cardiopalma, Van der Poel ha dimostrato di averne di più. Non una novità.