Fabio Felline nel 2017, Moreno Moser nel 2018 e Giulio Ciccone nel 2020. Tre delle ultime quattro edizioni del Trofeo Laigueglia sono state vinte da una maglia azzurra ma il prossimo 3 marzo la nazionale italiana non sarà al via della classica savonese che aprirà il calendario italiano.
Ad annunciarlo, dopo che gli organizzatori anche quest’anno avevano ufficializzato l’invito alla rappresentativa azzurra, è stato lo stesso Davide Cassani ai microfoni di ciclismoweb.net: “Come ogni anno avevamo messo in calendario anche il Trofeo Laigueglia ma, in considerazione della situazione che si è venuta a creare, lasceremo spazio ad una formazione continental italiana” conferma il ct azzurro. “Saremo regolarmente al via, invece, al Gp di Larciano”.
Da quando è salito sull’ammiraglia della nazionale italiana, Davide Cassani ha portato la maglia azzurra a quasi tutti gli appuntamenti del calendario professionistico italiano: “Credo sia importante per permettere ai nostri corridori di correre con continuità. Non solo agli atleti del World Tour ma anche ai ragazzi dilettanti che così hanno delle preziose occasioni per confrontarsi con i professionisti” spiega il tecnico faentino.
“La nostra presenza al via del Trofeo Laigueglia quest’anno avrebbe potuto lasciare a casa un altro team e quindi abbiamo preferito concedere questo spazio ad una formazione continental italiana” ribadisce Cassani. I rinvii e gli annullamenti degli appuntamenti del calendario mondiale, infatti, hanno fatto si che al via di Laigueglia quest’anno si presenteranno ben otto formazioni World Tour mentre alle continental restavano appena cinque posti. Con la rinuncia della nazionale italiana potranno essere quindi sei i team continental in gara.
E intanto il lavoro dei tecnici della nazionale prosegue…
“In questi giorni abbiamo testato a Montichiari più di 130 ragazzi. Si tratta di un lavoro importante per capire le loro potenzialità, per dare dei consigli ai direttori sportivi e per collaborare con i team giovanili. In più siamo riusciti a portare in pista a Montichiari anche la nazionale BMX per avviare una sinergia importante, soprattutto per il settore della velocità” racconta Cassani.
A proposito di giovani: per gli Under 23 si preannuncia un mese di marzo piuttosto avaro di corse. Cosa si potrà fare?
“Per ora sono confermate le gare di febbraio. Per il mese di marzo ci sono molti rinvii tra gli appuntamenti riservati agli Under 23. Aspettiamo di vedere i calendari regionali cosa riusciranno a proporre e poi bisognerà valutare le varie opzioni a disposizione. Anche perchè ad aprile si correranno diverse internazionali e ci sarà finalmente la partenza del nuovo Giro di Romagna per Dante Alighieri”.
Quindi bisogna stringere i denti?
“Avete visto cos’è successo in Spagna, dove hanno rinviato tutte le gare? Purtroppo il periodo che stiamo vivendo è questo. Se non ci saranno alternative credo si possa tornare a chiedere la possibilità di allestire una o due gare anche all’autodromo di Imola, nella speranza che ad aprile l’attività torni verso la normalità. Dal 5 al 9 aprile si dovrebbero correre anche i mondiali juniores su pista in Egitto ma al momento non abbiamo ancora alcuna conferma ufficiale”.
In questo contesto, come procede la preparazione in vista delle Olimpiadi?
“Al momento ho una rosa di 11-12 corridori che potrebbero rientrare nel progetto per Tokyo 2021. Attendiamo di vedere come andranno le gare di primavera per iniziare a fare le prime valutazioni”.
Chi certamente a Tokyo avrà un ruolo fondamentale è Filippo Ganna…
“Filippo ha già un programma ben definito almeno fino al Giro d’Italia; a Tokyo potrebbe fare cronometro, inseguimento a squadre e correre anche la prova in linea in appoggio di chi avrà il compito di puntare al risultato”.
Vincenzo Nibali avrà l’occasione per riscattarsi dopo la caduta di Rio 2016?
“Vincenzo si preparerà alle Olimpiadi affrontando Giro e Tour proprio come cinque anni fa. Di diverso rispetto all’esperienza in Brasile è che tra il Tour e la prova in linea di Tokyo quest’anno ci saranno appena sette giorni e quindi bisognerà dosare bene le forze”.
Il 2021 ciclistico può dunque avere inizio anche in Italia. Con la speranza che gli atleti e gli appassionati non siano costretti a rinunciare a nessuna gara: dalle Olimpiadi all’ultimo degli appuntamenti del calendario delle due ruote.