La FCI nell’ultimo Consiglio Federale ha scelto di combattere l’abbandono del ciclismo da parte dei ragazzi che non troveranno una sistemazione per il 2021 con due misure: le nuove “società regionali” e la possibilità, per chi ha ottenuto meno di 3 punti, di gareggiare per il terzo anno con la stessa categoria. Ecco come funzioneranno i due nuovi istituti.
GLI ISOLATI. LE SOCIETA’ REGIONALI – Come annunciato da ciclismoweb.net nei giorni scorsi nel 2021 torneranno gli “isolati” vale a dire degli atleti che potranno gareggiare in maniera singola nelle gare regionali. Alcuni dei dettagli inseriti nelle norme attuative, però, sono ancora particolarmente fumosi.
Gli atleti (esordienti, allievi, junior o under 23) che non hanno trovato una squadra per il prossimo anno potranno aderire alle “società regionali” che potranno (non è detto che vengano costituite in tutti i Comitati) essere costituite dai vari Comitati Regionali. Gli unici benefici che avranno queste società rispetto a quelle tradizionali saranno la gratuità dell’affiliazione e la possibilità di avere un tecnico regionale (necessario per il tesseramento degli atleti).
Gli atleti per accedere a queste società, però, dovranno:
– ottenere il nulla osta dalla società di appartenenza (non è prevista l’esenzione dal pagamento del premio di valorizzazione);
– provvedere al tesseramento (non è prevista l’esenzione dal pagamento degli oneri di tesseramento);
– provvedere al certificato medico (non è prevista alcuna convenzione);
– acquistarsi i mezzi tecnici necessari.
Ma le stranezze non finiscono qui. La FCI, infatti, si è adoperata nel precisare che queste società dovranno gareggiare con “indumenti neutri”. Una definizione molto vaga e indefinita. Sarebbe, infatti, alquanto curioso prevedere che queste società non possano avere nemmeno uno sponsor tecnico.
Poi questi atleti potranno partecipare solo alle gare regionali ma non ai Campionati provinciali, regionali e nazionali. Ancora una volta non se ne comprende il motivo: se un ragazzo dovesse, nel corso della stagione, ottenere dei risultati di un certo rilievo perchè escluderlo da queste prove?
Ancora da chiarire, poi, le modalità con cui dovranno avvenire le iscrizioni alle gare e la partecipazione alle stesse: chi parteciperà alle riunioni tecniche? Chi provvederà all’assistenza tecnica? Sarà tutto a carico delle famiglie?
Un disegno che, francamente, appare alquanto sgangherato e che rischia di mettere a rischio l’intero sistema giovanile. Tutto questo, si dovrebbe fare, per risparmiare i 300 euro di affiliazione della società? Una somma decisamente ridotta se messa in confronto con costi poi da sostenere per l’acquisto dei mezzi tecnici e per l’effettiva attività.
I BOCCIATI – Se però una società già c’è e l’atleta allievo o juniores che sia non ha ottenuto più di 3 punti nel 2020, sarà possibile sfruttare la “bocciatura” fino al raggiungimento dei 10 punti nel 2021. Un “blocco delle categorie” all’italiana che però apre una serie di altri punti interrogativi. Se già a fine 2020 è difficile trovare una società, come faranno “i bocciati” a trovare una squadra a metà 2021?
PIU SICUREZZA? – Ma le norme attuative 2021 sono intervenute anche con altre piccole modifiche. La più bizzarra riguarda il tema della sicurezza. Per tutte le categorie è stato inserito il seguente articolo:
“Inoltre, l’organizzatore, deve proteggere gli atleti e tutta la carovana lungo il percorso di gara attuando quelle procedure specifiche indicate nel R.T.A.A. e nelle varie ordinanze e autorizzazioni prescritte dalle autorità-enti preposti”.
Cosa effettivamente voglia significare e quali saranno le concrete applicazioni che ne seguiranno resta tutto da chiarire. Se le “varie ordinanze e autorizzazioni” prescrivono degli obblighi infatti, non è necessario che i regolamenti federali ribadiscano la necessità di rispettarli. Allo stesso tempo l’onere di “proteggere gli atleti e tutta la carovana lungo il percorso di gara” appare quantomai ampio e indefinito. Proteggere come? Da chi? Da cosa? In che modo? Non è dato saperlo. Se si tratta di un richiamo alle norme del Regolamento Tecnico è semplicemente superfluo. Se si tratta di un nuovo onere andrebbe ben dettagliato ed, eventualmente, sanzionato.
Vi è poi l’autorizzazione ad utilizzare le bici equipaggiate con freni a disco anche per esordienti ed allievi e la promozione di tutte le gare regionali per Elite-U23 al rango di nazionali. Ad eccezione di criterium, tipo pista e cronometro che potranno essere regionali.
Le iscrizioni alle gare regionali, infine, potranno iniziare solo a 15 giorni dal via (un passo indietro rispetto al passato nel quale si parlava di programmazione) e, finalmente, solo dopo l’approvazione del programma di gara (nel 2020 ci sono state intere squadre iscritte a gare mai approvate e mai disputate).
Insomma, la tradizione delle “norme attuative” che dovrebbero derogare, aggiornare o completare il Regolamento Tecnico non delude le attese: in estremo ritardo e con previsioni formulate in un linguaggio che ci regalerà parecchie possibili interpretazioni e applicazioni. Buon divertimento!