Ordine d’arrivo:
1° Simone Velasco (Neri Sottoli) 5h10’21”
2° Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini) 42”
3° Matteo Sobrero (Italia) a 43”
4° Francesco Gavazzi (Androni Sidermec)
5° Nans Peters (Ag2r La Mondiale)
6° Giulio Ciccone (Italia)
7° Kilian Frankiny (Groupama FDJ)
8° Ildar Arslanov (Gazprom RusVelo)
9° Francois Bidard (Ag2r La Mondiale)
10° Davide Cimolai (Israel Cycling Academy) a 1’18”
Il 56° Trofeo Laigueglia va in archivio con una autentica impresa di Simone Velasco. Il ragazzo dell’Isola d’Elba ha trovato sulle strade della Riviera Ligure la sua prima affermazione tra i professionisti. Una vittoria “alla Velasco” con oltre 40 chilometri di fuga solitaria nel finale della classica savonese.
In tanti hanno provato a dare la caccia allo scatenato ragazzo diretto da Luca Scinto e Angelo Citracca, ma la tenacia e la splendida condizione fisica di Simone Velasco hanno fatto la differenza. Dopo aver scavato un solco di una trentina di secondi sui più immediati inseguitori nel corso della prima delle quattro scalate a Colla Micheri, Velasco ha mantenuto invariato il proprio vantaggio.
Solo nel corso della penultima ascesa laiguegliese, gli inseguitori capitanati da Giulio Ciccone, sono giunti a scollinare a 16” dal battistrada, ma Velasco è stato bravo a ristabilire subito le gerarchie in discesa.
Un ottimo ritmo in salita, una condizione perfetta in discesa e un passo formidabile in pianura hanno consacrato, dunque, Simone Velasco come il migliore dei 136 in gara nella classica d’apertura.
Una sonora rivincita per la Neri Sottoli dopo l’esclusione dal Giro d’Italia 2019: la formazione toscana, ancora una volta, ha investito sui giovani e la strada delle classiche italiane è già pronta a darle ragione.
Sul podio con Velasco sono saliti altri due promettenti giovani: il combattivo Nicola Bagioli che ritroveremo certamente protagonista sulle grandi salite e il piemontese Matteo Sobrero unico rappresentante delle tante Continental in gara che, galvanizzato dalla maglia azzurra, ha saputo strappare un terzo posto che vale oro.
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