Nairo vamos a ganar! Sulle note potremmo dire di Nairo vamos a ganar, si riscalda l’atmosfera al Tour Colombia. All’esterno dello Stadio Atanasio Girardot ove è avventua domenica scorsa la cerimonia di presentazione delle squadre di questo Tour Colombia e punto di arrivo e partenza della quarta tappa, suona forte il tifo per Nairo Quintana.
Tutti i corridori colombiani in gara sono applauditissimi, venerati, osannati e super fotografati. Ci sono donne che piangono alla vista del prorio beniamino, che lo rincorrono a piedi facendosi spazio tra la folla pur di avere uno scatto del proprio idolo.
Intravediamo anche la mamma e il papà di Esteban Chaves, uno dei grandi colombiani assenti alla corsa sudamericana, nei giorni scorsi erano presenti agli arrivi di tappa la mamma e la moglie di Nairo Quintana e la moglie di Miguel Angel Lopez, che diventerà presto papà di un maschietto e che dolcemente accarezzava e baciava il pancione della moglie.
Un popolo quello colombiano che ti saluta e ti chiede come stai anche se ti ha salutato mezz’ora prima, che vive il ciclismo come una grandissima festa, una festa che accompagna i corridori lungo le strade con tanta musica, cori, inni e sventolando bandiere mostrando tutto il loro orgoglio colombiano attraverso la potenza e la forza dei propri corridori.
Ad ogni scatto di un corridore colombiano si alza un boato generale, e alla vista di Rigoberto Uran e Nairo Quintana, i più acclamati, la festa si accende ancora di più.
Oggi, probabilmente, si assisterà ancora ad uno sprint di gruppo, e da domani Nairo se vorrà “ganar” dovrà andare all’attacco sulle splendide alture colombiane che hanno la particolarità, in alcune zone, che ti sembra di stare in mezzo a dolci colline e non a oltre 2000 metri d’altitudine.
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