In Italia saranno le 14.30 (le 9.30 a Rio de Janeiro) quando la bandierina del via sarà abbassata per la prima prova olimpica riservata alle due ruote. Si tratterà della gara più attesa dagli appassionati di ciclismo, quella che metterà di fronte i big del pedale sulle strade di Rio de Janeiro. In tutto saranno 237,5 i chilometri da percorrere per conquistare l’alloro a cinque cerchi che quattro anni fa, a Londra premiò il kazako Alexandre Vinokourov davanti al colombiano Rigoberto Uran e al norvegese Alexander Kristoff.
IL PERCORSO – Percorso completamente diverso rispetto a quello londinese, per le Olimpiadi brasiliane: tutti lo ritengono tra i più impegnativi in assoluto con le tre scalate a Vista Chinesa e l’arrivo in picchiata sulla spiaggia di Copacabana.
Due i circuiti predisposti dagli organizzatori: in quello iniziale da ripetere quattro volte si affronteranno due salite, la prima di 1,2 chilometri al 7% (massimo 13%) e la seconda di 2,1 chilometri al 4,5% (massimo 6%). Il secondo circuito, che dovrà essere ripetuto per tre volte, presenta una salita di 8,9 Km, seguita da una discesa tecnica di 6 Km. In origine partenza e traguardo finale dovevano essere posti presso il Flamengo Park ma lo spostamento a Copacabana permetterà di ridurre ulteriormente il tratto che dalla conclusione della discesa condurrà alla linea del traguardo.
Rispetto alla prova maschile, in quella femminile in programma domenica si percorreranno solo due tornate del circuito iniziale e una di quello finale mentre nelle prove a cronometro che si correranno mercoledì prossimo, invece, si affronterà il primo dei due circuiti della prova in linea.
FAVORITI – Difficile, quasi impossibile, fare pronostici per una gara tanto particolare quanto affascinante. Le Olimpiadi hanno un fascino tutto particolare, si corrono ogni quattro anni e non sono affatto assimilabili ai Campionati del Mondo nei quali le nazioni più forti hanno a disposizione ben nove elementi. A Rio de Janeiro, come a Londra, Pechino o Atene, tutte le nazioni potranno contare al massimo su 5 atleti. Un numero troppo ridotto per pretendere di condurre le danze per oltre 230 chilometri. Sarà quindi, con ogni probabilità, uno scontro diretto tra i più attesi, dove le qualità individuali dovrebbero prevalere.
La lista delle 63 nazioni al via con i rispettivi favoriti della vigilia stilata dai bookmakers non lascia spazio a dubbi: Belgio, Colombia, Gran Bretagna, Italia e Spagna. La lotta per la medaglia d’oro dovrebbe essere un affare ristretto a queste cinque nazioni con Gilbert, Uran, Froome, Nibali e Valverde in lizza per i tre gradini del podio; il ciclismo, però, non è solo calcoli matematici e, nonostante l’assenza di Peter Sagan che alla strada ha preferito la MTB, non mancano gli outsider di lusso che potrebbero dare spettacolo e rimescolare le carte nel mazzo. Su tutti il recente vincitore di San Sebastian, l’olandese Bauke Mollema che comporrà una coppia formidabile con il connazionale Tom Dumoulin. Nonostante la selettività del percorso potrebbero dire la loro anche il tedesco Tony Martin, il francese Romain Bardet, il polacco Michal Kwiatkowski e il portoghese, già campione del mondo a Firenze, Rui Alberto Faria Da Costa. Da non sottovalutare nemmeno lo sloveno Simon Spilak, l’australiano Richie Porte, il ceco Zdenek Stybar e l’intramontabile Fabian Cancellara.
Se proprio voleste buttare via un euro, i consigli dei bookmakers più esperti sono tutti indirizzati verso i nomi del bielorusso Vasyl Kirienka, del sud africano Louis Meintjes e sul venezuelano Yonnathan Monsalve: tre jolly capaci di essere protagonisti su qualsiasi terreno.
Italia sul podio delle favorite per la prova femminile: Cecchini, Longo Borghini e Guderzo sono una certezza quando in palio ci sono delle medaglie anche se dovranno vedersela con la cannibale Marianne Vos, con le britanniche Armitstead e Pooley, con le statunitensi Stevens e Guarnier e con la polacca Niewiadoma.
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LE ALTRE GARE – Detto delle prove su strada in linea e a cronometro che si correranno da oggi a mercoledì, il programma olimpico proseguirà in pista con sei giornate dedicate alle gare che vedranno in gara i quartetti maschili e femminili italiani dell’inseguimento a squadre a cui si aggiungerà Elia Viviani chiamato ad affrontare le sei prove dell’Omnium. Dal 17 al 19 agosto sarà poi la volta della BMX mentre a chiudere gli impegni dedicati alle due ruote saranno i bikers impegnati il 20 e 21 agosto nel cross country.
Il calendario olimpico delle specialità del ciclismo (orari italiani):
Sabato 06.08 – Gara in linea maschile (Partenza ore 14.30)
Domenica 07.08 – Gara in linea femminile (Partenza ore 17.15)
Mercoledì 10.08 – Prove a cronometro maschili (15.00) e femminili (13.30)
Dall’11 al 16.08 – Prove su pista maschili e femminili
Dal 17 al 19.08 – Qualificazioni e finali BMX maschili e femminili
Sabato 20.08 – MTB Cross Country Femminile (Partenza ore 17.30)
Domenica 21.08 – MTB Cross Country Maschile (Partenza ore 17.30)
Nazioni e favoriti della prova in linea maschile | Nazioni e favoriti della prova in linea femminile |
1 Belgium (Gilbert, Van Avermaet) 2 Colombia (Uran, Henao) 3 Great Britain (Froome, Thomas) 4 Italy (Nibali, Aru) 5 Spain (Valverde, Rodríguez) 6 Netherlands (Mollema, Dumoulin) 7 Germany (Martin, Geschke) 8 France (Bardet, Alaphilippe) 9 Norway (Boasson Hagen, Nordhaug) 10 Poland (Kwiatkowski, Majka) 11 Portugal (Costa, Cardoso) 12 Slovenia (Špilak, Mohoric) 13 Czech Republic (Stybar, König) 14 Switzerland (Cancellara, Albasini) 15 Argentina (Richeze, Sepúlveda) 16 Australia (Porte, Dennis) 17 Canada (Woods, Houle) 18 Denmark (Fuglsang, Sørensen) 19 Iran (Mizbani, Pourseyedi) 20 Morocco (Lahsaini, Haddi) 21 Ukraine (Grivko, Kostyuk) 22 Russia (Chernetckii, Kochetkov) 23 United States (Phinney, Bookwalter) 24 Algeria (Reguigui, Mansouri) 25 Eritrea (Teklehaimanot) 26 Estonia (Taaramäe, Kangert) 27 Brasil (Fischer, Ramos) 28 Ireland (Martin, Roche) 29 Japan (Arashiro, Uchima) 30 Kazakhstan (Zeits, Kozhatayev) 31 Croatia (Kvasina, Durasek) 32 Lithuania (Navardauskas, Konovalovas) 33 Latvia (Saramotins, Skujiņš) 34 Austria (Denifl, Preidler) 35 Slovakia (Tybor) 36 Turkey (Örken, Balkan) 37 Venezuela (Monsalve, Ubeto) 38 Belarus (Kiryienka, Siutsou) 39 South Africa (Impey, Meintjes) 40 Korea (Seo, Kim) 41 Azerbaijan (Averin) 42 Bulgaria (Hristov) 43 Chile (Rodriguez) 44 Costa Rica (Amador) 45 Dominican Republic (Milan) 46 Ecuador (Guama) 47 Ethiopia (Grmay) 48 Greece (Tamouridis) 49 Guatamala (Rodas) 50 Hong Kong China (Cheung) 51 Luxembourg (Schleck) 52 Mexico (Lemus) 53 Namibia (Craven) 54 New Zealand (Bennett, Williams) 55 Puerto Rico (Babilonia) 56 Romania (Tvetcov) 57 Rwanda (Niyonshuti) 58 Serbia (Stevic) 59 Tunisia (Nouisri) 60 United Arab Emirates (Mirza) 61 Bolivia (Soliz) 62 Laos (Phounsavath) 63 Kosovo (Guri) |
1 Australia (Garfoot, Spratt) 2 Germany (Worrack, Lichtenberg) 3 Italy (Bronzini, Longo Borghini) 4 Netherlands (Vos, van der Breggen) 5 United States (Stevens, Guarnier) 6 Belgium (Duyck, Kopecky) 7 Canada (Kirchmann, Canuel) 8 Great Britain (Armitstead, Pooley) 9 Poland (Niewiadoma, Jasinska) 10 Sweden (Johansson, Mustonen-Lichan) 11 Brasil (Oliveira, Fernandes) 12 France (Ferrand-Prevot, Cordon) 13 Luxembourg (Majerus, Hoffmann) 14 South Africa (Moolman, Kachelhoffer) 15 Austria (Ritter) 16 Azerbaijan (Pavlukhina) 17 Belarus (Amialiusik) 18 Chile (Munoz) 19 Colombia (Sanabria) 20 Cuba (Sierra) 21 Cyprus (Christoforou) 22 Finland (Lepistö) 23 Israel (Bloch) 24 Japan (Yonamine) 25 Korea (Na) 26 Lithuania (Tuslaite) 27 Mexico (Rodriguez) 28 Namibia (Adrian) 29 New Zealand (Villumsen) 30 Norway (Heine) 31 Slovenia (Batagelj) 32 Spain (Santesteban) 33 Switzerland (Neff) 34 Thailand (Maneephan) 35 Taiwan (Huang) 36 Ukraine (Solovey) 37 Venezuela (Cesar) |