Ordine d’arrivo e classifica generale:
1° Yves Lampaert (Quick Step) 15’17”
2° Wout Van Aert (Jumbo Visma) a 5″
3° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a 7″
4° Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 10″
5° Mathieu Van Der Poel (Alpecin Deceuninck) a 13″
6° Mads Pedersen (Trek Segafredo) a 15″
7° Jonas Vingegaard (Jumbo Visma)
8° Primoz Roglic (Jumbo Visma) a 16″
9° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 17″
10° Dylan Teuns (Bahrain Victorious) a 20″
Subito una sorpresa al Tour de France. Il prologo di Copenhagen che sembrava dover riguardare la stretta cerchia dei big ha premiato, invce, Yves Lampaert che sul tracciato danese ha indovinato la prestazione della vita.
Una cronometro individuale di 13,2 km piatta ma bagnata dalla pioggia, battendo una miriade di specialisti sulla strada per la prestigiosa maglia gialla del Tour de France: “È incredibile, non me lo aspettavo e non capisco come sia successo. Pensavo a una top 10, queste erano le mie aspettative all’inizio, ma in qualche modo sono riuscito a battere i migliori atleti del mondo. Sono solo il figlio di un contadino belga, è qualcosa che non mi sarei mai sognato. La mia mente sta esplodendo”, ha detto incredulo Yves con le lacrime agli occhi dopo la più grande vittoria della sua carriera.
Il meteo aveva previsto pioggia, ma con sorpresa di molti non è arrivata verso la fine della tappa, bensì all’inizio quando in corsa c’erano molti dei favoriti per il successo finale. Yves Lampaert, invece, è partito nell’ultimo blocco e ha beneficiato di alcune strade leggermente più asciutte, che gli hanno permesso di centrare il successo sulle strade della capitale danese.