Il ritiro sul Lago di Garda si è chiuso nel peggiore dei modi per la Bora Hansgrohe: ieri, in quello che avrebbe dovuto essere l’ultimo giorno di allenamento sulle strade italiane prima del trasferimento alle Canarie, i ragazzi della formazione tedesca sono stati investiti da un Suv in una rotonda a Castelnuovo del Garda, a poche centinaia di metri da Gardaland.
L’INCIDENTE – Causa del sinistro sarebbe stato il mancato rispetto della precedenza anche se gli agenti intervenuti sul posto si sono riservati di procedere con ulteriori accertamenti. Del gruppo rimasto vittima dell’incidente non faceva parte Peter Sagan, rientrato poco prima in albergo.
Ad avere la peggio sono stati l’olandese Wilco Kelderman, terzo al Giro d’Italia dello scorso anno e nuovo acquisto della Bora Hansgrohe, che ha subito una commozione cerebrale e la frattura di una vertebra, mentre il tedesco Andreas Schillinger ha riportato la frattura di alcune vertebre cervicali e al torace. Anche Rüdiger Selig è rimasto coinvolto nell’incidente e ha subito diverse contusioni, una commozione cerebrale ma nessuna frattura. Kelderman e Schillinger restano ricoverati in ospedale, il primo presso il nosocomio di Verona Borgo Trento mentre il secondo al Pederzolli di Peschiera del Garda.
STRADE ITALIANE POCO SICURE – Un incidente che riporta al centro del dibattito la scarsa sicurezza delle strade italiane in una zona, come quella del Lago di Garda, che presenta le condizioni ideali per l’allenamento sulle due ruote ma, allo stesso tempo, anche in tempi di Covid-19, è afflitta da un traffico veicolare poco attento a chi va in bicicletta.
Sembrano lontani anni luce gli anni in cui tutti i team più forti si allenavano sulle strade tricolori tra lago di Garda, Riviera Ligure e Costa degli Etruschi: oggi le mete più gettonate sono Spagna, Grecia e Turchia. La scelta di un team World Tour di tornare ad allenarsi sul Lago di Garda era stata salutata con grande entusiasmo dagli albergatori gardesani ma l’epilogo del ritiro del team tedesco rischia di mettere nuovamente la parola fine alla presenza, almeno nel periodo invernale, delle formazioni più gettonate sulle nostre strade.