Anche nel “brevissimo” 2020 è arrivato il momento decisivo per il ciclomercato; un mercato, quello dei professionisti che guarda al 2021, che è caratterizzato dall’annunciata chiusura di ben due formazioni World Tour.
TEAM IN CRISI – E’ crisi nera per la CCC Team e la NTT Pro Cycling ma se la formazione polacca che aveva a sua volta rilevato la licenza UCI World Tour della BMC aveva già lasciato liberi i propri atleti a partire dai mesi primaverili, per la sudafricana NTT la doccia fredda è arrivata in questi giorni.
Due progetti ambiziosi che si chiudono lasciando incompleto il puzzle delle licenze World Tour; a parole sono molti i team che ambiscono ad entrare nell’elitè del ciclismo mondiale ma i costi piuttosto considerevoli hanno raffreddato nei mesi diversi pretendenti a partire dalla Manuela Fundacion che si era proposta di andare a prendere il posto dell’australiana Mitchelton Scott.
BELGIO E FRANCIA – In un ciclismo sempre più globalizzato il mercato del ciclismo che conta sembra concentrarsi sempre più tra Belgio e Francia. Non è un caso che l’ultima entrata nel World Tour a fine 2019 sia stata la francese Cofidis così come non è un caso che sia la Wanty Groupe Gobert ad aver annunciato di prendere il posto della CCC di Jim Ochowicz. Non si tratta di una fusione ma, piuttosto di una uscita di scena (quella della CCC) e dell’approdo al rango del World Tour della Wanty Gobert. Obiettivi ambiziosi e a lungo termine, promettono i belgi che hanno già 18 corridori sotto contratto per il 2021, che hanno già acquistato Rein Taaramae dalla Total Direct Énergie, Baptiste Planckaert dalla Bingoal-Wallonie Bruxelles e Lorenzo Rota dalla Vini Zabù-KTM.
Altri ne potrebbero arrivare proprio dalla CCC ma le trattative non saranno comprese in quelle relative al passaggio della licenza; in questi mesi dalla CCC se ne sono già andati Van Avermaet, Van Hoecke e Schar (Ag2r), Trentin (UAE), Masnada (Deceuinck), Bevin e De Marchi (Israel), Sajnok (Cofidis) e Van Hooydonck (Jumbo).
Ben più problematica la vicenda della NTT Pro Cycling: il progetto che solo un anno fa era stato rilevato dal colosso cinese, ha perso il proprio main sponsor e ha già lasciato liberi tutti gli atleti di accasarsi altrove. Un abbandono che mette in crisi non solo la formazione World Tour ma anche quella continental.
Senza sponsor e senza la possibilità di fusione con altre formazioni, la NTT lascerà una voragine nel World Tour con l’UCI che potrebbe riassegnare la licenza ad una tra la belga Alpecin Fenix, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni e la francese Total Direct Energie. Belgio e Francia, in un ciclismo sempre più polarizzato verso questi Paesi. L’Italia, ancora una volta, resta alla finestra.