Nel ciclismo professionistico è diventato consuetudine vedere uno sloveno a braccia alzate in maglia UAE Emirates. Quest’oggi, lunedì 1° aprile, la magia si è ripetuta anche nella categoria U23 grazie alla splendida affermazione di Gal Glivar al Giro del Belvedere.
Al 21enne della formazione giovanile del colosso emiratino è riuscita una delle poche imprese sfuggite al suo connazionale Tadej Pogacar: tagliare a braccia alzate il traguardo di Villa di Cordignano, che nonostante la pioggia del mattino e delle prime ore di gara è stato preso d’assalto da un pubblico come al solito caldissimo.
Alle spalle dello sloveno, ben sei azzurri: Davide Donati (Biesse-Carrera) ha colto una seconda piazza che vale tantissimo davanti ai connazionali Ludovico Crescioli (Team Technipes #InEmiliaRomagna), Alessandro Pinarello (VC Group-Bardiani), Alessandro Romele (Astana Qazaqstan), Filippo D’Aiuto (General Store) ed Edoardo Zamperini (Trevigiani). Per il CT Marino Amadori sono arrivate buone indicazioni: il movimento azzurro ha lanciato importanti segnali in quello che viene considerato il Mondiale di primavera del ciclismo U23.
Chi è rimasto deluso, viste le premesse della vigilia e il successo nell’edizione del Centenario, è il Team Visma-Lease: il favorito di giornata, l’olandese Menno Huising, ha disputato una prova tutt’altro che incolore dimostrando di essere il più forte in salita, ma i suoi sogni di gloria si sono spenti quando mancavano soli 3 chilometri al traguardo di Villa di Cordignano. Per lui la soddisfazione di essere passato entrambe le volte in prima posizione in cima al GPM del Montaner.
LA CRONACA
Partenza alle 13.15 per i 175 corridori che hanno preso il via da Villa di Cordignano. Sin dalla prima tornata del circuito delle Conche sono iniziati gli scatti e all’inizio del secondo giro (km 12 di gara) è andato via il portacolori della General Store, Kevin Pezzo Rosola.
Il ventunenne veronese ha raggiunto un vantaggio massimo di 4’32” dopo 59 Km di gara, ma negli ultimi due passaggi sul circuito delle Conche, il gruppo ha iniziato ad alzare il ritmo e a erodere secondi al figlio d’arte: il padre di Kevin è l’ex pro’ Paolo Rosola, mentre la madre è la due volte Campionessa Olimpica nella Mountain Bike Paola Pezzo.
Sin dai primi passaggi del secondo anello di giornata, che ha come principale asperità lo strappo di Piai della Vigna, il vantaggio di Pezzo Rosola si è assottigliato sempre di più, complice la stanchezza e la velocità sostenuta del gruppo ridotto a una sessantina di unità. Il veronese è stato riagguantato quando mancavano 73 km all’arrivo.
Il ricongiungimento ha rotto la situazione di tregua in testa al gruppo principale: nel terzo passaggio su Piai della Vigna ha provato a portare via un drappello l’olandese Menno Huising (Team Visma), senza però trovare troppa collaborazione. In seguito ci hanno provato anche Etienne Grimod (Biesse-Carrera) e Marco Schrettl (Tirol KTM), ma le rispettive azioni si sono esaurite nel volgere di pochi chilometri.
In vista del terzultimo passaggio sul traguardo di Villa di Cordignano si è sganciata invece un’azione numerosa: a propiziare il tentativo neanche a dirlo, Menno Huising (Team Visma). L’olandese ha portato via un gruppetto di 17 corridori comprendente anche Garcia Trejo (Monex), Romele (Astana), Brough (Aix-en-Provence), Montoli e Donati (Biesse-Carrera), Borgo (CTF-Victorious), D’Aiuto (General Store), Rojas Vega e Ruiz (GW Shimano), Muniz (Petrolike), Ambrosini (Colpack Ballan), Putz (Tirol KTM), Glivar (UAE Team Emirates), Rosa (Trevigiani), Biagini (VF Group Bardiani) e Cettolin (Zalf).
Sulle rampe durissime del Montaner, Huising, Romele e Glivar si sono dimostrati i più pimpanti in salita, ma il loro tentativo è stato subito rintuzzato dagli inseguitori. Al termine del penultimo giro, Huising ci ha riprovato con Rosa: l’azzurro della Trevigiani non è riuscito però a tenere il ritmo dell’olandese che si è involato in solitaria. Alle sue spalle ha provato a ricucire Putz, ma anche l’austriaco ha dovuto desistere.
Huising si è presentato in cima all’ultimo passaggio sul Montaner con una ventina di secondi di margine: un vantaggio che però gli inseguitori, di comune accordo, sono riusciti a erodere nei chilometri finali fino al definitivo ricongiungimento avvenuto quando mancavano 3 chilometri alla conclusione. Quindici corridori si sono presentati sul rettifilo conclusivo in leggera salita per il più classico degli sprint a ranghi ristretti, dove lo sloveno Glivar ha valere la sua eccellente punta di velocità precedendo Donati e Crescioli.
Come ogni edizione, presenti a Villa di Cordignano anche alcuni vincitori del passato: quest’anno è toccato a Maurizio Fondriest, Silvio Martinello e Sacha Modolo.