Velocità femminile:
1^ Ellesse Andrews (Nuova Zelanda)
2^ Kelsey Mitchell (Canada)
3^ Martha Bayona (Colombia)
Keirin femminile:
1^ Alessa-Catriona Pröpster (Germania)
2^ Nicky Degrendele (Belgio)
3^ Ellesse Andrews (Nuova Zelanda)
Eliminazione femminile:
1^ Katie Archibald (Gran Bretagna)
2^ Anita Stenberg (Norvegia)
3^ Lara Gillespie (Irlanda)
Scratch femminile:
1^ Sarah Van Dam (Canada)
2^ Maggie Coles-Lyster (Canada)
3^ Katie Archibald (Gran Bretagna)
Velocità maschile:
1° Matthew Richardson (Australia)
2° Harrie Lavreysen (Olanda)
3° Mateusz Rudyk (Polonia)
Keirin maschile:
1° Harrie Lavreysen (Olanda)
2° Mateusz Rudyk (Polonia)
3° Matthew Richardson (Australia)
Eliminazione maschile:
1° Dylan Bibic (Canada)
2° Jules Hesters (Belgio)
3° Sebastián Mora (Spagna)
Scratch maschile:
1° Dylan Bibic (Canada)
2° Mathias Guillemette (Canada)
3° Tuur Dens (Belgio)
La terza giornata di gare della UCI Track Champions League ha portato il meglio della pista internazionale a confrontarsi all’interno del velodromo di Parigi che tra meno di un anno ospiterà le gare olimpiche.
Le novità che arrivano dall’impianto parigino riguardano soprattutto il doppio successo del canadese Dylan Bibic capace di imporsi sia nell’Eliminazione sia nello Scratch e di portarsi così in testa alla classifica Endurance maschile; per quanto riguarda le altre tre classifiche, invece, confermato il primato di Harrie Lavreysen (Olanda), Ellesse Andrews (Nuova Zelanda) e Katie Archibald (Gran Bretagna).
ITALIA ASSENTE – Anche in questo sabato di corse l’Italia, presente alla competizione solo con Francesca Selva e Miriam Vece, è rimasta alla finestra ad applaudire il resto del mondo.
Due quattordicesimi posti nello Scratch e nella Eliminazione per Francesca Selva, fuori dalla finale del Keirin e dalle batterie che contano nella Velocità con Miriam Vece, la pista italiana sembra assai lontana da quella ammirata nell’ultimo quadriennio. La Champions League voluta e promossa dall’UCI è un format chiuso, con un gruppo di atleti selezionati all’inizio delle cinque prove in programma che hanno l’onore e l’onere di prendere parte a tutti gli eventi e con solo quattro specialità in programma (velocità, keirin, scratch ed eliminazionae) ma il fatto che l’Italia abbia così pochi rappresentanti al via di questa manifestazione, alla vigilia dell’anno olimpico, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.