Ordine d’arrivo:
1° Yevgeniy Fedorov (Kazakistan) 3h57’08”
2° Mathias Vacek (Rep. Ceca) a 1″
3° Soren Waerenskjold (Norvegia) a 3″
4° Madis Mihkels (Estonia)
5° Olav Kooij (Olanda)
6° Pavel Bittner (Rep. Ceca)
7° Matthew Dinham (Australia)
8° Paul Penhoet (Francia)
9° Mateuz Govekar (Slovenia)
10° Jenno Berckmoes (Belgio)
Dieci anni dopo Alexey Lutsenko, è di nuovo la volta del Kazakistan sul gradino più alto del podio del mondiale Under 23. Un colpo di mano nel corso dell’ultimo giro ha consentito a Fedorov (Kazakistan) e Vacek (Rep. Ceca) di guadagnare una manciata di secondi sul resto del gruppo. Inutile il generoso inseguimento guidato da Francia e Belgio che non sono riusciti a riportarsi sulle ruote dei battistrada. Finale a due senza storia con Fedorov, reduce dalla Vuelta, già professionista con la Astana dal 2021, che ha avuto ragione nettamente di Mathias Vacek. La Repubblica Ceca sale così per la prima volta sul podio del mondiale U23 mentre la volata dei battuti viene vinta dal norvegese, laureatosi pochi giorni fa campione del mondo a cronometro, Soren Waerenskjold.
Anche tra gli Under 23 la prova degli azzurri è opaca. Dopo i successi di Battistella e Baroncini, i ragazzi di Marino Amadori non sono presenti tra i primi 20 dell’ordine d’arrivo. Non basta la fiammata di Milesi e Buratti che ha preceduto il nascere dell’azione decisiva.