Ordine d’arrivo:
1° Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick Step) 2h34’42”
2° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
3° Amaury Capiot (Arkea Samsic)
4° Piet Allegaert (Cofidis)
5° Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert)
6° Marc Sarreau (Ag2r Citroen)
7° Giacomo Nizzolo (Qhubeka NextHash)
8° Alexis Renard (Israel Start Up Nation)
9° Stefano Oldani (Lotto Soudal)
10° John Degenkolb (Lotto Soudal)
Classifica generale:
1° Dylan Groenewegen (Jumbo Visma)
2° Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick Step)
3° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) a 4″
4° Hugo Hofstetter (Israel Satrt Up Nation)
5° Quinten Hermans (Intermarchè Wanty Gobert)
6° Dries De Bondt (Alpecin Fenix)
7° Erik Resell (Uno-X) a 5″
8° Amaury Capiot (Arkea Samsic) a 6″
9° Gianni Vermeersch (Alpecin Fenix)
10° Jenthe Biermans (Israel Start Up Nation) a 7″
Fabio Jakobsen è tornato ad alzare le mani dopo più di un anno dal grave incidente che lo aveva visto protagonista nel 2020 al Giro di Polonia; sua la seconda frazione del Tour de Wallonie che si è conclusa all’interno del circuito di Zolder, dove Mario Cipollini conquistò la maglia iridata.
A causa delle gravi inondazioni che hanno colpito la regione la scorsa settimana, la tappa è stata inizialmente annullata, ma gli organizzatori hanno elaborato rapidamente un piano B, che consisteva in 30 giri del circuito di 4 km che ospitava le gare di Formula 1 negli anni ’70 e negli anni ’80; una formula che ha dato vita ad una prova veloce e divertente.
La Deceuninck – Quick-Step si è messa in testa negli ultimi cinque chilometri, accompagnando perfettamente Fabio Jakobsen nell’ultimo chilometro, dove Bert Van Lerberghe ha lanciato una volata impeccabile per il 24enne belga. Raggiante di felicità, Fabio ha dedicato il successo a tutte le persone che gli erano state accanto dopo la sua caduta al Tour de Pologne dello scorso anno: “Devo ringraziare molte persone: la mia ragazza, la mia famiglia, i medici e il team – senza di loro non sarebbe stato possibile. Questa è anche la loro vittoria. Sono così felice di essere in questa squadra e di farne parte in futuro. Insieme abbiamo lavorato sul mio ritorno ed è andato tutto bene. È stato un ritorno piuttosto lungo e stare qui oggi dopo quell’incidente è un momento emozionante per me, soprattutto perché anche la mia famiglia è qui e possono vedermi fare ciò che amo così tanto e conquistare la vittoria. Questi ultimi due mesi sono stati un processo in cui ho fatto passo dopo passo, a volte ho affrontato alcune battute d’arresto, ma ho continuato a lottare e a credere in me stesso. Avevo già vinto diverse volte prima di oggi, ma riuscire a sprintare e ottenere la vittoria è un grande sollievo per me”, ha aggiunto un sorridente Jakobsen.