Ordine d’arrivo:
1° Nils Politt (Bora Hansgrohe) 3h22’12”
2° Imanol Erviti (Movistar) a 31″
3° Harry Sweeny (Lotto Soudal)
4° Stefan Kung (Groupama FDJ) a 1’58”
5° Luka Mazgec (BikeExchange) a 2’06”
6° Andrè Greipel (Israel Start Up Nation)
7° Edward Theuns (Trek Segafredo)
8° Brent Van Moer (Lotto Soudal)
9° Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step)
10° Sergio Henao (Qhubeka NextHash)
Classifica generale:
1° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2° Rigoberto Uran (EF Education Nippo) a 5’18”
3° Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 5’32”
4° Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a 5’33”
5° Ben O’Connor (Ag2r Citroen) a 5’58”
6° Wilco Kelderman (Bora Hansgrohe) a 6’16”
7° Alexey Lutsenko (Astana Premier Tech) a 6’30”
8° Enric Mas (Movistar) a 7’11”
9° Guillaume Martin (Cofidis) a 9’29”
10° Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 10’28”
Dopo le fatiche di ieri per due volte sul Mont Ventoux, i corridori sarebbero grati per il terreno più pianeggiante della tappa 12. Se sulla carta la tappa avrebbe dovuto concludersi in volata la partenza veloce e molto combattuta ha fatto saltare i piani delle squadre dei velocisti.
Orfana di Peter Sagan, la Bora Hansgrohe si è affidata a Nils Politt che, dopo aver fatto parte della fuga di giornata ha allungato in solitaria a 11 chilometri al traguardo ed è riuscito a coronare con il successo la propria azione. In classifica generale non è cambiato nulla, un giorno in meno separa Tadej Pogacar dall’annunciato trionfo conclusivo di Parigi.