Ordine d’arrivo:
1° Ivar Slik (Monkey Town) 2h37’17”
2° Kirill Sveshnikov (Russia) a 2″
3° Charles Page (Canyon) a 10″
4° Chengshuo Miao (Hengxiang)
5° Przemyslaw Kasperkiewicz (Delko Marseille) a 22″
6° Blake Quick (St George)
7° Aleksandr Smirnov (Russia)
8° Gleb Syrica (Russia)
9° André Looij (Taiyuan Miogee)
10° Rory Townsend (Canyon)
Classifica generale:
1° Ilya Davidenok (Shenzhen)
2° Artur Fedosseyev (Shenzhen) a 4″
3° Xianjing Lyu (Hengxiang) a 51″
4° Carlos Quintero (Ningxia) a 55″
5° Michael Vink (St George) a 1’00”
6° Artem Ovechkin (Terengganu) a 1’05”
7° Matthieu Jeannes (Team Illuminate) a 1’06”
8° Lev Gonov (Russia) a 1’15”
9° Julien El Fares (Delko Marseille) a 1’18”
10° Vasili Bialiauski (Minsk)
Una fuga a sette ha deciso la terza frazione del Tour of Fuzhou che si sta disputando in questi giorni in terra cinese. Ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Qinjiang Manchu è stato l’olandese Ivar Slik che era andato a segno anche un anno fa sempre nella terza tappa della corsa cinese.
“In fuga abbiamo trovato subito l’accordo e tutti hanno dato il massimo. Quando abbiamo guadagnato tre minuti ho capito che avevamo qualche chance per giungere al traguardo. Sveshnikov è stato un osso duro da controllare e contenere ma alla fine sono riuscito ad avere la meglio allo sprint” ha commentato il vincitore di tappa.
La maglia di leader resta saldamente sulle spalle del kazako Ilya Davidenok.