La riforma dello sport italiano continua a far discutere: la proposta avanzata dal sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti non va giù al CIO (Comitato Olimpico Internazionali) che oggi, con una lettera inviata al Coni, ha chiesto la revisione della riforma ammonendo sin d’ora che, qualora dovesse essere approvata nella versione attuale, l’Italia andrebbe incontro a delle sanzioni che comprendono la sospensione delle nazionali italiane dagli appuntamenti internazionali, Olimpiadi comprese.
Una dura presa di posizione quella del CIO che mira a ribadire l’indipendenza che il mondo dello sport deve avere nei confronti del potere politico ed economico al fine di evitare strumentalizzazioni pericolose come quelle già avvenute in passato ai tempi del nazismo e fascismo e, più recentemente, nel corso della guerra fredda.
Il Cio, nella lettera inviata al Coni, scrive di aver “esaminato con attenzione le disposizioni (relative al disegno di legge sullo sport ndr) e desideriamo esprimere serie preoccupazioni in merito ad alcune di esse che, se approvate, intaccherebbero chiaramente l’autonomia del Coni. La posizione del Cio relativamente ai rapporti che dovrebbero intercorrere tra le autorita’ di Governo i Comitati olimpici nazionali e’ estremamente chiara, ed e’ stata riportata in un documento approvato nel 2016. Questo approccio e’ fondato sul principio fondamentale di “autonomia responsabile” dei Comitati olimpici nazionali cosi’ come esposto nella Carta Olimpica”.
Tra i principi fondamentali (paragrafo 5) si scrive che “le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico devono essere politicamente neutrali. Hanno il diritto e l’obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance delle loro organizzazioni, il diritto di elezioni libere da qualsiasi influenza esterna e la responsabilita’ di assicurare che siano applicati i principi di buona governance”.
Per restare all’interno del movimento (paragrafo 7) e’ necessario “il rispetto della carta olimpica e il riconoscimento da parte del Cio”. “Per adempiere alla propria missione, i comitati olimpici possono cooperare con i governi, tuttavia, essi non devono intraprendere azioni contrarie alla carta olimpica”.
Il Coni deve “preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse, quelle politiche, giuridiche, religiose o economiche che potrebbero impedire loro di adempiere alla carta olimpica”.
La cui violazione fa scattare sanzioni “compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale comitato olimpico nazionale se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attivita’ o alla libera espressione dello stesso comitato. Il Comitato esecutivo del Cio offrira’ a tale comitato nazionale l’opportunita’ di essere ascoltato prima di adottare una decisione di questo tipo”.
Da Losanna si ribadisce inoltre che “l’autonomia dello sport e’ formalmente stabilita in una Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata a New York nel mese di ottobre 2014 che riconosce lo sport come mezzo per promuovere l’educazione, la salute, lo sviluppo e la pace, e sostiene anche l’indipendenza e l’autonomia dello sport”.
Che deve cooperare con i governi nell’“assoluto rispetto riguardo dell’autonomia del Comitato olimpico nazionale, e senza alcuna interferenza esterna nella governance e nelle attivita’ di queste organizzazioni”.
Questi i punti del disegno di legge che per il Cio stridono con la carta olimpica: “Il Coni non dovrebbe essere ‘riorganizzato’ mediante decisioni unilaterali da parte del Governo. La sua governance interna e le sue attivita’ devono essere stabilite e decise nell’ambito del proprio statuto, e la legge non dovrebbe avere per obiettivo un ‘micromanaging’ della sua organizzazione interna e delle sue attivita’”.
E ancora: “Le aree relative alle attivita’ del Coni dovrebbero essere congiuntamente determinate con essi, in conformita’ con la Carta Olimpica e gli statuti delle rispettive Organizzazioni Sportive Internazionali alle quali sono affiliate. Inoltre, il ruolo del Comitato Olimpico Nazionale non e’ strettamente limitato alle ‘attivita’ olimpiche’. “La missione dei comitati olimpici e’ di sviluppare, promuovere e proteggere il Movimento Olimpico nei rispettivi paesi, in conformita’ con la Carta Olimpica” e che il ruolo dei Comitati Olimpici Nazionali e’ altresi’ “di promuovere i principi fondamentali ed i valori dell’Olimpismo nei rispettivi paesi” e “di incoraggiare lo sviluppo dello sport d’alta prestazione cosi’ come pure dello sport per tutti”.
L’altro punto su cui interviene il Cio: “Le entita’ che compongono il Coni dovrebbero rimanere vincolate agli statuti del Coni, della Carta Olimpica e agli statuti delle organizzazioni sportive internazionali alle quali sono affiliate, e dovrebbero completamente rendere conto al Coni per ogni specifica assistenza finanziaria e tecnica che possono ricevere dal Coni (proprio come loro stesse devono rendere conto nei confronti delle relative autorita’ di governo per fondi pubblici che possono ricevere dal governo, ma cio’ non significa che il governo possa avere un ‘controllo’ specifico sulle stesse). Un appunto anche sul capo I, Art.1, comma 1, lettera I): questa disposizione dovrebbe essere discussa e concordata tra le autorita’ governative e il Coni. E’ parte della governance interna e le entita’ territoriali/decentrate del Coni potrebbero avere poteri specifici”.
Quanto al capo I, Art. 1, comma 1, lettera m il Cio scrive che “dovrebbe essere discussa o semplicemente rimossa perche’ questa e’ parte della governance interna del Coni”. Nella lettera si chiede a Malago’ di “portare queste serie preoccupazioni all’attenzione urgente delle piu’ alte autorita’ di Governo e lavorare insieme con loro per perfezionare il Disegno di Legge e renderlo compatibili con i principi fondamentali e le regole che governano il movimento Olimpico, prima che il testo definitivo sia presentato alle autorita’ competenti per l’approvazione. Contiamo sulla comprensione e sulla positiva collaborazione delle parti per risolvere amichevolmente questi temi e evitare eventuali complicazioni e ulteriori azioni da parte del Cio. Se necessario, siamo pronti ad organizzare un incontro congiunto questa settimana presso la sede centrale del Cio a Losanna”.
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