Era iniziata come una normale domenica di allenamento. L’ultima prima del debutto su strada per i ragazzi della Civitavecchiese e sarebbe potuta finire in tragedia. I giovani atleti diretti dall’ex professionista Roberto Petito stavano procedendo in fila indiana su una strada di campagna quando su di loro è piombata a tutta velocità una automobile che li ha alzati da terra come fossero birilli prima di finire la propria folle corsa fuori strada.
Sette giovani vite che hanno rischiato di essere cancellate dall’azzardo di un automobilista e si sono salvate solo grazie alla prontezza dei riflessi con cui si sono gettati fuori strada per evitare l’impatto.
Si parla di nuove regole da inserire nel codice della strada, dell’obbligatorietà del casco e delle luci da accendere su ogni bicicletta: tutti espedienti utili ma che non serviranno a nulla sino a quando a cambiare non sarà la cultura di ogni singolo autista.
Quello che serve davvero sono strutture sicure, al di fuori del traffico veicolare, dove poter allenare e far crescere i nostri ragazzi: non c’è più tempo da perdere, è arrivato il momento di agire prima che si debba parlare di un’altra tragedia annunciata.
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