Non ci sarà più la “crono real-time” ma in compenso il Giro d’Italia Under 23 presentato stamane a Bologna strizza decisamente l’occhio agli scalatori con ben quattro arrivi in salita (Monte Amiata, Passo Maniva, Falcade e Passo Fedaia) e una frazione che comprende la doppia scalata al Mortirolo. A completare il programma della corsa rosa dei giovani che vedrà al via 29 team, tra cui 15 italiani, 13 stranieri e una rappresentativa interregionale sarà il prologo di 3,6 km di Riccione, una frazione riservata alle ruote veloci, la tappa degli sterrati con arrivo a Gaiole in Chianti e due prove intermedie. L’ultima tappa, tutta in salita, misurerà appena 35 chilometri replicando l’esperimento proposto negli anni scorsi dal Tour de l’Avenir.
Ci sarà anche un giorno di riposo, dopo l’arrivo sul Monte Amiata, ma nel complesso sulla carta sembra una corsa per cuori forti e fisici ultra-leggeri anche se molto spesso le gare a tappe così impegnative riservate agli Under 23 hanno finito per decidersi con una fuga nei giorni altimetricamente meno interessanti. In attesa di conoscere il parterre dei partecipanti, dunque, c’è da fare i conti con una altimetria che non fa sconti.
Il coordinatore della squadre Nazionali italiane Davide Cassani ha commentato: “L’organizzazione del Giro d’Italia Under 23 è qualcosa di eccezionale e fondamentale per il nostro ciclismo. Questa è tornata ad essere una delle corse più importanti al mondo. Personalmente ci ho messo la faccia, andando alla ricerca di risorse e sono orgoglioso di aver dato una mano per far rinascere questo evento. Ma il merito più grande va a Marco Selleri e a tutto il suo staff perchè stanno facendo un lavoro straordinario”.
Infine, Marco Selleri, presidente della Nuova Ciclistica Placci 2013 società organizzatrice dell’evento: “Alla corsa parteciperanno 13 team stranieri e avevamo ricevuto richieste da oltre 35 squadre, e poi ci saranno i migliori team italiani. Devo ringraziare tutti gli sponsor che rendono possibile la realizzazione di questa manifestazione. Il nostro Giro è come una rotonda che alla fine conduce sempre verso una strada che è la strada dell’amicizia che è quello che resta con tutti i sostenitori e con gli amministratori di tutte le località che la nostra gara va a interessare. Quest’anno organizzeremo anche una serie di iniziative dedicate ai Giovanissimi (Under 12) con il sostegno di Unipol Banca per promuovere il ciclismo tra i bambini in alcune delle sedi di tappa. Infine, ringrazio tutto il mio staff che fa una lavoro incredibile al mio fianco“.
Prologo – giovedì 13 giugno – Riccione – Riccione – km 3,6
Apertura con un cronoprologo individuale a Riccione, partenza da Piazzale Roma, si percorre il lungomare e si torna verso l’arrivo di Viale Ceccarini.
1^ tappa – venerdì 14 giugno – Riccione (RN) – Santa Sofia (FC) – km 143,2
Prima tappa in linea interamente romagnola, con partenza da Riccione. Tappa in gran parte pianeggiante (700 metri di dislivello totali), a 10 km dal traguardo si sale ai 439m slm del Passo delle Forche, poi si scende prima dell’arrivo a Santa Sofia.
2^ tappa – sabato 15 giugno – Bagno di Romagna (FC) – Pescia (PT) – km 174
La seconda tappa parte da Bagno di Romagna ma si svolge quasi interamente in Toscana, con i circa 1.400 metri di dislivello distribuiti nella prima metà della frazione: si sale subito a Passo Mandrioli (1.173m), poi Valico di Croce a Mori (954m); a 65 km dall’arrivo Croci di Calenzano (427m), poi l’arrivo a Pescia.
3^ tappa – domenica 16 giugno – Sesto Fiorentino (FI) – Gaiole in Chianti (SI) – km 145,5
Frazione impegnativa che si svolge interamente in Toscana. Partenza da Sesto Fiorentino, omaggio al grande CT Alfredo Martini, percorso mosso fino agli ultimi 50 km, che presentano 8 settori di strade bianche, l’ultimo a -10 km da Gaiole in Chianti: un omaggio all’Eroica e al suo ideatore Giancarlo Brocci.
4^ tappa – lunedì 17 giugno – Buonconvento (SI) – Monte Amitata (SI) – km 163,7
Il primo vero appuntamento ad alta quota, con arrivo in salita. Un altro omaggio al ciclismo “eroico” con la partenza da Buonconvento, il passaggio da Montalcino e un tratto di strada bianca a inizio tappa. Frazione nervosa che raggiunge addirittura i 3.500 metri di dislivello con la scalata finale al Monte Amiata (1.653m di altitudine).
martedì 18 giugno – giorno di riposo
5^ tappa – mercoledì 19 giugno – Sorbolo Mezzani (PR) – Passo Maniva (BS) – km 155,2
Si torna in Emilia-Romagna con la partenza da Sorbolo. la prima parte è completamente pianeggiante, poi in Lombardia la strada sale dolcemente fino all’imbocco del Passo Maniva (1.744), per la riproposizione di un arrivo in salita che ha regalato spettacolo al Giro U23 del 2018.
6^ tappa – giovedì 20 giugno – Aprica (SO) – Aprica (SO) – km 94,8
Tappa corta (meno di 100 km) ma durissima, molto attesa per il “Doppio Mortirolo”. Una salita che non ha bisogno di presentazioni nel ciclismo e che sarà affrontata, nella stessa tappa, da due versanti. Partenza da Aprica, si scende fino a Edolo e si torna a salire verso Monno per affrontare la prima scalata del Mortirolo (1.854m); discesa verso Mazzo di Valtellina ed è subito salita verso il secondo “Mortirolo”.
7^ tappa – venerdì 21 giugno – Dimaro Folgarida (TN) – Levico Terme (TN) – km 119,9
Altra tappa nervosa, da Dimaro a Levico Terme, in Trentino. Sulla carta le tappe destinate a rivoluzionare la classifica sono altre, ma proprio su queste strade la fuga di quattro corridori ha rischiato di far saltare il banco al Giro d’Italia Giovani Under 23 del 2018.
8^ tappa – sabato 22 giugno – Rosà (VI) – Falcade (BL) – km 134,2
Si entra in Veneto per gli atti conclusivi del Giro. La tappa parte da Rosà e si accende dopo la metà, quando si sale verso Passo Cereda (1.361m); poi Forcella Aurine (1.297m) e discesa, per tornare a salire verso il traguardo di Falcade (1.155m).
9^ tappa – domenica 23 giugno – Agordo (BL) – Passo Fedaia (BL) – km 35,8
Tappa in linea di 35 km, senza discesa, tra Agordo e la cima del Passo Fedaia (2.057m), la “vetta” di questo Giro d’Italia Giovani Under 23. Un finale impegnativo, con gli uomini di classifica che dovranno tentare il tutto per tutto per conquistare la corsa a tappe più impegnativa e ambita al mondo.
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