Vincitrice nel 2016 con Nairo Quintana, la spagnola Movistar guarda con interesse all’edizione 2017 della Vuelta a Espana, il cui percorso è stato presentato giovedì pomeriggio alla Municipal Coneference Hall di Madrid (Spagna).
“Sembra una Vuelta a Espana davvero molto impegnativa,” ha spiegato Alejandro Valverde, trionfatore nel 2009. “Alcune persone diranno che si ha esagerato e per quelli come noi che sono abituati a soffrire in bici sarà ben più di una sfida, ma capisco e preferisco che sia così. Alla fine della giornata i fan vogliono spettacolo e con questo percorso sono sicuro che la corsa risulterà molto attraente. Bisogna preparare bene il piano di allenamento e iniziare presto, perché i tre arrivi in salita della prima settimana avranno un grande peso in classifica generale. Per quanto riguarda le salite della seconda settimana, le conosco molto bene e sono molto difficili. Sulle salite della Cantabria e sull’Angliru, famoso per le sue rampe durissime, si potrebbe pagare molto. E’ una corsa per scalatori, non c’è alcun dubbio su questo. Non è una gara per cronomen che pedalano bene in salita e nemmeno per velocisti, perché alcune frazioni, come quella a Murcia, presentano comunque delle difficoltà altimetriche. Il fatto, poi, che si passi nella mia regione rende il tutto ancora più speciale.”
“Un primo sguardo del percorso ci rende felici” ha detto Eusebio Unzue, numero uno del team iberico. “Specialmente perché c’è la cronometro a squadre, che non può mai mancare in un grande giro. E’ un bel modo di iniziare una corsa che presentarà salite sin dai primi giorni, con le ascese di La Rabassa e La Comella nella tappe di Andorra e tre finali in quota a Valencia a precedere il primo giorno di riposo. La corsa si preannuncia sin da subito emozionante. La seconda settimana, con tre finali in alto, darà un primo verdetto in ottica classifica generale ma bisognerà prestare attenzione anche ai tracciati dell’Andalusia, visto che nelle precedenti edizioni si erano rivelati cruciali. La terza settimana sarà ancora più importante. Prima di tutto c’è la cronometro da Los Arcos a Logrono, una giornata speciale per noi che, in Navarra, saremo sulle strade di casa. Quindi, altri due arrivi in salita e le sempre ardue asperità della Cantabria. Per finire, l’Angliru: l’ultima possibilità per coloro che vorranno conquistare la corsa. Credo che sia un percorso più duro rispetto a quello degli ultimi anni e sono sicuro che sarà spettacolare.”
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