L’Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.) comunica che il suo venticinquesimo Convegno annuale si terrà a Faenza (Ra) presso l’Hotel Cavallino, venerdì 18 e sabato 19 novembre p.v. Il Convegno è ovviamente aperto non solo ai medici ma anche ai direttori sportivi del ciclismo professionistico e dilettantistico, ai preparatori, ai massofisioterapisti, ai meccanici, ai biomeccanici, ai dirigenti di società ciclistiche e, perché no, ai semplici appassionati.
Sono confermate anche quest’anno qualificate presenze di ricercatori di prestigio nell’ambito della Medicina dello Sport che, insieme ai rappresentanti dei più alti organismi internazionali dell’antidoping, con i loro interventi e testimonianze dirette daranno certamente vita ad un dibattito di elevato livello scientifico e culturale.
Nel corso della tavola rotonda e delle cinque sessioni previste dal programma scientifico del Convegno saranno toccati ed approfonditi aspetti legati alla valutazione funzionale dell’atleta e ai programmi di allenamento, alle più moderne tecnologie per l’analisi della prestazione, alle normative vigenti in ambito internazionale e nazionale in tema di tutela della salute e prevenzione del doping, agli aspetti ematochimici e metabolici di atleti impegnati nelle grandi corse a tappe, alle importanti responsabilità giuridiche dei componenti lo staff tecnico. I dati trattati, molti dei quali sperimentali, costituiranno certamente in futuro l’oggetto di importanti confronti tra tutti gli enti di riferimento nazionali ed internazionali.
L’A.I.Me.C. ancora una volta ha voluto puntare l’attenzione sulle competenze e sulle responsabilità del Medico dello Sport esperto di ciclismo nella gestione sanitaria, e non solo, all’interno dei team. Tale figura determinante è stata, è e dovrà essere ancora di più in futuro il perno centrale della gestione globale di tutti gli aspetti inerenti la tutela della salute degli atleti e la prevenzione del fenomeno doping. Sempre di più sarà necessario che il Medico dello Sport abbia competenze e conoscenze poliedriche in grado di consentirgli di gestire con prontezza e agilità una serie di figure professionali che gravitano all’interno dei team dilettantistici e professionistici con incarichi comunque riconducibili alla sfera sanitaria. In tal senso lo sforzo compiuto dall’Associazione negli ultimi anni è stato importante, evidente e testimoniato dai temi affrontati e dai partecipanti (relatori e moderatori) di tutti gli ultimi Convegni.