Ordine d’arrivo:
1° Romain Bardet (Ag2r) 4h14’08”
2° Joaquin Rodriguez (Katusha) a 23″
3° Alejandro Valverde (Movistar)
4° Louis Meintjes (Lampre Merida)
5° Nairo Quintana (Movistar) a 26″
6° Fabio Aru (Astana) a 28″
7° Daniel Martin (Etixx Quick Step)
8° Wout Poles (Team Sky) a 36″
9° Chris Froome (Team Sky)
10° Richie Porte (BMC) a 53″
13° Adam Yates (Orica BikeExchange) a 56″
23° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 4’26”
Classifica generale:
1° Chris Froome (Team Sky)
2° Romain Bardet (ag2r) a 4’11”
3° Nairo Quintana (Movistar) a 4’27”
4° Adam Yates (Orica BikeExchange) a 4’36”
5° Richie Porte (BMC) a 5’17”
6° Fabio Aru (Astana) a 6’00”
7° Alejandro Valverde (Movistar) a 6’20”
8° Louis Meintjes (Lampre Merida) a 7’02”
9° Daniel Martin (Etixx Quick Step) a 7’10”
10° Bauke Mollema (Trek Segafredo) a 7’42”
Il tanto agognato successo francese al Tour arriva dalle gambe e dal coraggio di Romain Bardet. Il transalpino della Ag2r approfitta del caos provocato dalle cadute nella discesa dalla Cote de Domancy per scappare via, coronando il proprio capolavoro sulla salita finale verso Saint-Gervais, dove riprende e poi lascia al proprio destino il fuggiasco Rui Costa espugnando in solitaria la linea bianca in quota che, oltre al trionfo, gli consegna anche il secondo gradino del podio.
La diciannovesima frazione, bagnata nella seconda parte dalla pioggia, ridisegna, infatti, buona parte della classifica generale e mette alla prova anche il leader Chris Froome. Il capitano del Team Sky scivola nella picchiata umida d’acqua e si trova costretto ad affrontare l’asperità finale con la bici di Geraint Thomas, oltre a parecchi centimetri di pelle in meno. Una giornata difficile, quella vissuta dal keniano-britannico, che vola sull’asfalto trascinando con sè Vincenzo Nibali e poi balza in sella al mezzo del compagno avviandosi verso il traguardo in una lenta via crucis che si conclude con la Maglia Gialla strappata e qualche secondo lasciato ai rivali. Peggio è andata a Bauke Mollema – pesto e attardato all’arrivo – che perde la medaglia e si ritrova a ricoprire il ruolo di fanalino di coda in top-ten. Agonica altresì la prova di Adam Yates, coraggioso nel cercare di tenersi stretto il bronzo, ma costretto a chinare il capo. Maiuscolo, invece, Fabio Aru che la carta dell’attacco se la gioca e risale in sesta piazza. Corsa finita per Tom Dumoulin, caduto e costretto al ritiro da una frattura al radio.
LA CRONACA – I 146 km che, da Albertville, portano a Saint-Gervais Mont Blanc si animano grazie a una fuga sempre controllata dal gruppo che, oggi, non vuole lasciare troppo spazio agli ardimentosi. In una giornata con altimetrie da capogiro a fare selezione sono, in particolar modo, le discese. Dalla Montée de Bisanne e dalla Cote de Domancy. Quest’ultima, soprattutto, trasformata in una pista di pattinaggio dalla pioggia e costellata da numerose cadute. I capitomboli spezzano il plotone e costano cari a tanti; incluso Chris Froome, che si trova a inseguire con una bicicletta fuori misura e poche chances di poterla cambiare. Con l’incidente del leader – riportatosi in testa con flemma olimpica – ancora da metabolizzare, a prendere l’iniziativa è il transalpino Bardet. Il venticinquenne della Ag2r, al secondo successo alla Grande Boucle, si invola insieme al collega di colori Ben Gastauer e poi prosegue la propria azione in salita, mettendo nel mirino il portoghese Rui Costa – rimasto da solo al comando – che riesce a raggiungere e superare. Sull’ascesa in direzione del traguardo Bardet, ormai solitario battistrada, tira dritto a testa bassa, mentre il gruppo dei migliori comincia a perdere pezzi sotto ai colpi inferti dall’Astana e dalla BMC. A due km dalla fine, con Bardet ormai lanciato verso la vittoria, nel drappellino dei big Richie Porte piazza un’accelerata cui solo Nairo Quintana risponde, poi rimbalza indietro e paga dazio. In zona flamme rouge ci prova Fabio Aru, che ce la fa a guadagnare qualche metro e a mandare definitivamente in tilt Adam Yates prima di veder comparire alle spalle la sagoma bleu di Alejandro Valverde. Lo spagnolo della Movistar guida la stoccata più velenosa, portandosi appresso il capitano Nairo Quintana, Daniel Martin, Louis Meintjes e il sardo dell’Astana. All’ultimo chilometro Chris Froome – stoico, lucido, impeccabile – per la prima volta in questo Tour de France mostra un lievissimo segno d’affanno, ma la leadership è cementata e, a cambiare a meno di quarantotto ore dai Campi Elisi, sono solo i piazzamenti di chi sta dietro di lui.
LE MAGLIE:
MAGLIA GIALLA Classifica Generale: Chris Froome (Team Sky)
MAGLIA VERDE Classifica a Punti: Peter Sagan (Tinkoff)
MAGLIA A POIS Classifica GPM: Rafal Majka (Tinkoff)
MAGLIA BIANCA Classifica Giovani: Adam Yates (Orica Bike Exchange)
RITIRATI: Tom Dumoulin (Giant Alpecin), Daniel Navarro (Cofidis)