Prosegue in queste ore, presso l’ospedale di Rimini dove si trova ancora ricoverato, il percorso di recupero del 19enne sudafricano Keagan Girdlestone: l’atleta della Dimension Data, rimasto vittima di un pauroso incidente domenica alla Coppa della Pace, infatti, è stato sottoposto quest’oggi ad una ulteriore operazione per la ricostruzione dei vasi sanguigni interessati dalle lesioni subite nell’impatto con il lunotto posteriore dell’ammiraglia della sua formazione.
Il ragazzo che in questi giorni è stato raggiunto a Rimini anche dai genitori Wayne e Desere, dopo l’operazione è stato trasferito nuovamente in via precauzionale nel reparto di rianimazione.
Grazie all’intervento odierno, se non vi dovessero essere complicazioni, Keagan Girdlestone dovrebbe essere finalmente fuori pericolo anche se la prognosi più cauta parla comunque di un ricovero di almeno 40 giorni per assicurare al ragazzo la piena ripresa di tutte le proprie attività.
AGGIORNAMENTO ORE 1.00 – Le buone notizie sono state confermate da un post pubblicato sulla pagina ufficiale dai congiunti del ragazzo: “Oggi siamo felici di segnalare che Keagan è più consapevole di quello che lo circonda e sa che i suoi cari sono al suo fianco. Il pericolo immediato è passato e ora comincia la lunga strada verso il recupero.
Oltre alle belle parole pronunciate da Edvald Boasson Hagen al Criterium du Dauphiné, gli organizzatori della Coppa della Pace oggi sono venuti a trovare Keagan per consegnargli la Medaglia di primo classificato. Questo è stato un gesto gentile e toccante che la famiglia ha realmente apprezzato.
Ora che inizia la fase riabilitativa gli aggiornamenti su questa pagina saranno meno frequenti, in modo da permettere a Keagan, alla sua famiglia e a coloro che lo sostengono di concentrarsi sul suo recupero.
Come sempre vogliamo ringraziare tutti coloro che continuano a mostrare il proprio supporto e amore. Vogliamo in particolar modo ringraziare lo staff dell’ospedale di Rimini, il personale dell’Hotel Betulla e gli abitanti di Rimini che sono stati così gentili e premurosi.”
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