Terza settimana. Le Alpi italo-francesi e l’ora della verità. Le ultime tappe del 99° Giro d’Italia riservano sorprese e riscrivono una Corsa Rosa che sembrava già avere un padrone indiscusso. Le rampe di congedo ridisegnano la storia della gara, bagnandosi di lacrime di gioia e di rabbia. Il Trofeo Senza Fine, a Torino trova il suo padrone. Nel capoluogo piemontese per qualcuno c’è la gloria, per altri la delusione. Per tutti, la felicità di aver partecipato – o, anche solo, assistito – a un’edizione bellissima e combattutissima.
16^ TAPPA Bressanone (Bz) – Andalo (Tn)
LA CORSA – La terza e ultima settimana riparte dal trentino e dalle montagne. Nel finale verso Andalo a prendere in mano le redini della corsa è un terzetto formato da Alejandro Valverde, che scappa via con Ilnur Zakarin (Katusha) e la Magia Rosa Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) precedendoli, poi, nello sprint a tre. Dopo le difficoltà dolomitiche l’Embatido murciano ritrova il colpo di pedale vincente e la vittoria. Leadership rafforzata per l’olandese Kruijswijk, che aumenta il vantaggio sui diretti avversari portando a 3’00” il gap sul secondo in classifica, il colombiano Esteban Chaves (Orica GreenEdge). Ancora una giornata complicata per Vincenzo Nibali (Astana), che paga un ritardo di 1’47”.
VINCITORE: Alejandro Valverde (Movistar)
MAGLIA ROSA: Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo)
LA FRASE: “Il primo obiettivo, che era quello di conquistare una vittoria di tappa, l’abbiamo raggiunto. Per quanto riguarda il secondo, che è il podio, siamo lì lì. Questa è la mia prima vittoria al Giro d’Italia – è il mio primo Giro d’Italia – ed è una gioia grandissima.” Alejandro Valverde
17^ TAPPA Molveno (Tn) – Cassano d’Adda (Mi)
LA CORSA: La carovana Rosa sbarca in Lombardia e il traguardo di Cassano d’Adda sembra un teatro ideale per una volata a ranghi compatti. A sparigliare le carte in tavola, a un chilometro dalla fine, è lo scatto di Filippo Pozzato che da il “la” alla fiammata di Roger Kluge. Il tedesco della IAM Cycling, pistard di valore olimpico, fa il buco e resiste sino a oltrepassare la fettuccia bianca a braccia al cielo. Ancora Germania in festa e ancora Kruijswijk in Maglia Rosa.
VINCITORE: Roger Kluge (IAM Cycling)
MAGLIA ROSA: Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo)
18^ TAPPA Muggiò (Mb) – Pinerolo (To)
LA CORSA: La frazione più lunga dell’edizione 2016 – 240 km dalla Lombardia al Piemonte – si conclude con la strepitosa vittoria di Matteo Trentin che, dopo le perle conquistate nel 2013 e nel 2014 al Tour de France, va dunque a segno anche al Giro d’Italia. Il trentino della Etixx Quick Step nelle battute conclusive si rende protagonista di una rimonta poderosa che gli permette di riagganciare i battistrada, il compagno di colori Gianluca Brambilla e Moreno Moser (Cannondale), sino a quel momento predestinati a giocarsi il successo a Pinerolo. Brambilla, che viene avvisato del rientro del collega, smette di collaborare; Moser non si accorge del nuovo arrivato che, ad aggancio avvenuto, tira dritto battezzando il traguardo. Il terzetto salito sul podio della città torinese faceva parte di una fuga forte, inizialmente, di 24 unità e sfilacciatasi strada facendo.
VINCITORE: Matteo Trentin (Etixx Quick Step)
MAGLIA ROSA: Steven Kruijskwijk (LottoNL Jumbo)
19^ TAPPA Pinerolo (To) – Risoul (Fra)
LA CORSA: La Alpi francesi decidono le sorti del Giro d’Italia numero 99. Nel tappone alpino le micce tra i big si accendono inevitabilmente sul Colle dell’Agnello, dove a lanciare l’offensiva sono Esteban Chaves e la sua OricaGreenedge, che mettono in difficoltà Alejandro Valverde (Movistar). In discesa succede l’impensabile: Steven Kruijswijk sbaglia una curva e finisce a gambe all’aria nella neve. Nella stessa picchiata ci lascia la clavicola Ilnur Zakarin (Katusha), sino ad allora quinto in graduatoria. Il russo se ne va in ambulanza, l’olandese, invece, si rialza come un fulmine, provando a ripartire. La bici, però, è danneggiata e si deve fermare per cambiarla. Il tempo passa e Nibali e Chaves se ne vanno. La Maglia Rosa è da sola a inseguire. La scalata verso Risoul segna la rinascita di Nibali: lo Squalo dello Stretto attacca a cinquemila metri dalla vetta, che va poi a espugnare tutto solo a braccia alzate. Dopo la deriva di Kruijswijk (gli esami in serata evidenzieranno anche una microfrattura costale), Esteban Chaves si prende la Maglia Rosa.
VINCITORE: Vincenzo Nibali (Astana)
MAGLIA ROSA: Esteban Chaves (Orica GreenEdge)
LA FRASE: “Ho fatto un errore stupido. Ho fatto una manovra sbagliata e sono caduto in quel muro di neve. La mia bici ne è uscita danneggiata e non potevo continuare subito. Dopo aver ripreso a pedalare, ho sentito male dappertutto. Avevo dolore alla schiena e alle costole e il mio morale era a pezzi. Sapevo che avrei perso tempo e ho cercato di recuperare, ma ero andato. Ho perso il mio Giro, oggi.” Steven Kruijswijk
20^ TAPPA Guillestre (fra) – Sant’Anna di Vinadio (Cn)
LA CORSA: La ventesima è la tappa della verità, per i pretendenti al trono di Torino. A vincere in cima a Sant’Anna di Vinadio è l’estone Rein Taaramae (Katusha), fuggitivo della prima ora; a esaltare è Vincenzo Nibali (Astana). Lo Squalo attacca sul Colle della Lombarda e si porta a distanza di sicurezza da Chaves e Valverde. Per Kruijswijk è crisi. Una volta che tutti i big hanno oltrepassato la linea bianca, arriva il verdetto della strada e del cronometro: Vincenzo Nibali è Maglia Rosa! Esteban Chaves passa sul secondo gradino del podio, Alejandro Valverde risale sul terzo. Per Steven Kruijswijk, eroe tragico e sfortunato, c’è solo la medaglia di legno.
VINCITORE: Rein Taaramae (Katusha)
MAGLIA ROSA: Vincenzo (Nibali (Astana)
LA FRASE: “Ero il faro di questo Giro, tutti mi guardavano ma io non avevo mai corso testa a testa con corridori come [Tom] Dumoulin, Chaves e Kruijswijk. Non guardo spesso al mio palmares ma quando lo faccio mi rendo conto che è ricco di successi. Ho avuto problemi di stomaco ma è meglio non dire nulla a volte. L’ultima giornata di riposo mi ha permesso di sentirmi meglio. Non ho mai detto di voler andare a casa e sono sempre rimasto nelle parti alte della classifica. Dopo il mio attacco sono rimasto sempre informato della situazione. Era la prima volta che correvo testa a testa contro Esteban Chaves, ma sapevo dalla Vuelta dello scorso anno che sarebbe stato un osso duro. Ho continuato a spingere fino alla fine. Dopo aver attraversato il traguardo ho ascoltato lo speaker contare i secondi, solo allora ho realizzato che la Maglia Rosa era mia” Vincenzo Nibali
21^ TAPPA – Cuneo – Torino
LA CORSA: Passerella finale verso il capoluogo piemontese e festa tricolore con Vincenzo Nibali che sta andando a sedersi per la seconda volta in carriera, dopo il successo del 2013, sul Trono del Giro d’Italia. Gli ultimi chilometri Rosa del 2016 finiscono con la prevedibile volata degli sprinters rimasti in gara e la vittoria, meritata, di Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo). Il lombardo, dopo una scia infinita di piazzamenti alza le braccia al cielo, ma i festeggiamenti durano poco. La giuria decide di declassarlo, infatti, per una scarto verso destra che chiude Sacha Modolo verso le transenne e che viene giudicato irregolare. L’ultima vittoria disponibile passa, dunque, al tedesco Nikias Arndt (Giant Alpecin). Giacomo Nizzolo si consola con la Maglia Rossa della classifica a punti, che porta a casa per il secondo anno di fila.
VINCITORE: Nikias Arndt (Giant Alpecin)
MAGLIA ROSA: Vincenzo Nibali (Astana)
LA FRASE: “Il ciclismo è uno sport. Lo sport non è guerra. E’ amore.” Esteban Chaves