Ordine d’arrivo:
1° Giovanni Carboni (Colpack) 4h58’31”
2° Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal U23) a 12″
3° Michael Storer (Mitchelton Scott)
4° Pavel Sivakov (BMC Dev. Team) a 16″
5° Benjamin Brkic (Tirol Cycling Team) a 37″
6° Filippo Zaccanti (Colpack) a 46″
7° Kevin Inkelaar (Lotto Soudal U23) a 54″
8° Steff Cras (BMC Dev. Team) a 1’01”
9° Niklas Eg (Naz. Danimarca) a 1’45”
10° Marc Hirschi (BMC Dev. Team) a 1’55”
Classifica generale:
1° Giovanni Carboni (Colpack)
2° Pavel Sivakov (BMC Dev. Team) a 1″
3° Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal U23) a 3″
4° Michael Storer (Mitchelton Scott) a 29″
5° Filippo Zaccanti (Colpack) a 46″
6° Steff Cras (BMC Dev. Team) a 47″
7° Benjamin Brkic (Tirol Cycling Team) a 1’15”
8° Niklas Eg (Naz. Danimarca) a 1’42”
9° Kevin Inkelaar (Lotto Soudal U23)
10° Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli) a 2’19”
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La prima frazione del 54° Giro della Valle d’Aosta, 172,6 da Quassolo a Scalaro (Quincinetto), ha esaltato Giovanni Carboni che, in un sol colpo, sul traguardo in salita torinese ha festeggiato la vittoria vestito la Maglia Gialla.
L’Azzurro della Colpack ha attaccato a cinquemila metri dalla fine insieme al compagno di colori Filippo Zaccanti, rilanciando poi in solitaria l’azione e resistendo alla rimonta di Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal U23) e Michael Storer (Mitchelton Scott), accasatisi rispettivamente al secondo e al terzo posto.
Strenua la difesa di Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli), leader della corsa grazie al successo nel prologo e rientrato ad alti livelli dopo il recupero dalla seconda frattura alla clavicola patita lo scorso 12 giugno, che è riuscito a restare con i migliori della compagnia sino alle battute di congedo, cedendo al frcing degli avversari solamente nell’ultima parte della esigente salita in direzione della fettuccia di meta.
FUGA E FIAMMATA – Il tracciato piemontese è stato a lungo animato dalla fuga di Veerecken, Muller, Colombo, Riabushenko, Rosa, Montagnoli, Cherkasov, Samitier, Dlamini, Affini e Bendixen. Il tentativo promosso dagli ardimentosi di giornata si è esaurito del tutto sull’ascesa in direzione di Quincinetto quando a scatenare la bagarre è stato un drappellino formato da Fabbro, Zaccanti, Carboni, Labrecht e Storer dal quale ha preso corpo l’azione decisiva che ha regalato a Carboni la seconda vittoria stagionale.