Ordine d’arrivo:
1° Matthew Holmes (Lotto Soudal) 3h24’54”
2° Richie Porte (Trek Segafredo) a 3″
3° Manuele Boaro (Astana) a 4″
4° Bruno Armirail (Groupama FDJ) a 7″
5° Michael Storer (Sunweb)
6° Diego Ulissi (UAE Team Emirates)
7° Simon Geschke (CCC Team)
8° Rohan Dennis (Ineos)
9° Dylan Van Baarle (Ineos)
10° Simon Yates (Mitchelton Scott) a 23″
Classifica generale finale:
1° Richie Porte (Trek Segafredo)
2° Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 25″
3° Simon Geschke (CCC Team)
4° Rohan Dennis (Ineos)
5° Dylan Van Baarle (Ineos)
6° Daryl Impey (Mitchelton Scott) a 30″
7° Simon Yates (Mitchelton Scott) a 37″
8° George Bennett (Jumbo Visma) a 46″
9° Lucas Hamilton (Mitchelton Scott) a 52″
10° Herman Pernsteiner (Bahrain McLaren) a 54″
A decidere il Santos Tour Down Under è stata una fuga di 26 atleti che ha preso il largo nella parte finale dell’ultima frazione, quella con arrivo sulla collina di Willunga.
Un’azione pianificata dalla Trek Segafredo che ha lavorato per tutto il giorno per lanciare l’agguato che ha mandato in frantumi il sogno dello storico tris cullato dal sudafricano Daryl Impey (Mitchelton Scott).
Ad alzare le braccia al cielo è stato il 26enne britannico Matthew Holmes alla sua prima vittoria nel World Tour dopo essere approdato l’inverno scorso alla Lotto Soudal direttamente dalla formazione continental Madison Genesis. L’ultima giornata di gara premia anche la costanza di Manuele Boaro (terzo a Willunga) e di Diego Ulissi che chiude la prima gara a tappe della stagione con una meritata medaglia d’argento.
“Tornare a vincere questa corsa è una sensazione bellissima” ha spiegato Richie Porte. “E’ stata una giornata dura per la nostra squadra; ci sono stati momenti in cui ho pensato che forse per la classifica generale fosse già tutto deciso ma non ho mai perso la fiducia nei miei compagni di squadra e perciò questa vittoria è dedicata a loro”.