Ordine d’arrivo:
1° Fausto Masnada (Androni Sidermec) 4h02’06”
2° Carlos Quintero (Manzana Postobon) a 7”
3° Simone Velasco (Neri Selle Italia) a 1’31”
4° Dario Cataldo (Astana)
5° Roland Thalmann (Vorarlberg Santic) a 1’33”
6° Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale) a 2’14”
7° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida)
8° Mattia Cattaneo (Androni Sidermec)
9° Tao Geoghegan Hart (Sky)
10° Pavel Sivakov (Sky)
Classifica generale finale:
1° Pavel Sivakov (Sky)
2° Tao Geoghegan Hart (Sky) a 27”
3° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 33”
4° Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) a 1’03”
5° Fausto Masnada (Androni Sidermec) a 1’13”
6° Rafal Majka (Bora Hansgrohe) a 1’46”
7° Jan Hirt (Astana) a 2’03”
8° Dario Cataldo (Astana) a 2’58”
9° Roland Thalmann (Vorarlberg Santic) a 3’14”
10° Aleksandr Vlasov (Gazprom RusVelo) a 4’27”
Al Tour of the Alps non si può dare mai nulla per scontato, e la dimostrazione è arrivata ancora una volta nell’ultima tappa della 43a edizione, Venerdì 26 Aprile, tutta in Alto Adige fra Caldaro e Bolzano (147,8 km). L’immagine finale è quella di Pavel Sivakov (Team Sky), che ha conquistato con con merito la sua prima corsa a tappe da professionista, regalando al Team Sky la chiusura perfetta di un’epoca di grandi successi proprio nelle gare di più giorni, pur avendo dovuto guadagnarsi questo onore fino agli ultimissimi metri.
La più grande minaccia alla realizzazione del sogno è arrivata da un protagonista inaspettato: Fausto Masnada del Team Androni-Sidermec ha fatto molto più che conquistare il secondo successo personale di tappa con un attacco da lontano, ma è arrivato negli ultimi 20 km di gara da leader virtuale della classifica del Tour of the Alps.
Un’azione di 18 uomini è partita nei primi chilometri di gara, dividendosi poi in due parti uguali sulle rampe verso Collalbo. Il fattore pioggia nella prima metà di gara ha indotto il Team Sky ad affrontare la strada con grande prudenza, permettendo ai nove battistrada – Cataldo, Stalnov, Masnada, Cuadros Morata, Thalmann, Quintero, Bizkarra, Velasco e Vuillermoz – di guadagnare oltre 7 minuti, e concedendo quindi a Masnada (partito a 3.37 in classifica generale) un vantaggio virtuale di 3 minuti e mezzo su Sivakov. Lo stesso Masnada è passato all’attacco sul San Genesio, rimanendo solo in compagnia del colombiano Quintero
A quel punto il Team Sky ha dovuto giocare il proprio jolly, e ancora una volta lo ha trovato in Chris Froome. Il quattro volte vincitore del Tour de France ha tirato il gruppo dei migliori per l’intera salita del San Genesio, riducendo il margine a 4 minuti. Poi è toccato a Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) fare la propria mossa: due attacchi a breve distanza l’uno dall’altro, entrambi risposti in prima persona dal solo Sivakov. Geoghegan Hart (Team Sky), Cattaneo (Androni-Sidermec) e Vuillermoz (Ag2R-La Mondiale) si sono poi riportati sui due avversari, ma a quel punto il ritardo dai battistrada era già rientrato entro margini rassicuranti, ed i cinque hanno proceduto insieme fino al traguardo. Davanti, invecem Masnada ha attaccato Quintero all’ultimo chilometro, presentandosi solo sul traguardo di Bolzano. Velasco (Neri-Selle Italia) si è classificato terzo a 1.30, mentre il gruppo Nibali-Sivakov ha concluso a 2.14. Il podio finale è un mix unico di talento, prospettiva e classe: Sivakov 1°, Geoghegan Hart 2° e Vincenzo Nibali 3°.
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