Ordine d’arrivo cronometro individuale:
1° Primoz Roglic (Jumbo Visma) 44’02”
2° Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo) a 14″
3° Thymen Arensman (Team DSM) a 52″
4° Josef Cerny (Deceuninck Quick Step) a 1’16”
5° Chad Haga (Team DSM) a 1’43”
6° Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 1’49”
7° Felix Grossschartner (Bora Hansgrohe) a 1’52”
8° Steven Kruijswijk (Jumbo Visma)
9° Enric Mas (Movistar) a 2’04”
10° Ion Izagirre (Astana Premier Tech)
Classifica generale finale:
1° Primoz Roglic (Jumbo Visma)
2° Enric Mas (Movistar) a 4’42”
3° Jack Haig (Bahrain Victorious) a 7’40”
4° Adam Yates (Ineos Grenadiers) a 9’06”
5° Gino Mader (Bahrain Victorious) a 11’33”
6° Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 13’27”
7° David De La Cruz (UAE Team Emirates) a 18’33”
8° Sepp Kuss (Jumbo Visma) a 18’55”
9° Guillaume Martin (Cofidis) a 20’27”
10° Felix Grossschartner (Bora Hansgrohe) a 22’22”
Aveva aperto la Vuelta aggiudicandosi il cronoprologo di Burgos e l’ha chiusa andando a prendersi anche la tappa finale, la cronometro individuale che ha portato i migliori della corsa a tappe iberica fino a Santiago de Compostela.
Ma più che un pellegrinaggio quella di Roglic è stata una marcia trionfale che lo ha visto prendere e cedere le insegne del primato a suo piacimento e collezionare ben quattro successi di tappa. Lo sloveno ha demolito gli avversari rifilando loro distacchi d’altri tempi. Yates chiude a oltre 9 minuti, Bernal a 13 minuti e mezzo, il decimo della classifica generale a oltre 22 minuti: numeri che rendono l’idea di come quello di Roglic non sia un semplice successo ma un autentico trionfo.
“Ho solo cercato di concentrarmi sulla tappa di oggi e di fare del mio meglio”, ha spiegato lo sloveno. “È incredibile, è pazzesco. A volte si vince con una grande differenza, a volte di poco. Ma qualsiasi modo di vincere è fantastico. Questa vittoria l’abbiamo costruita giorno per giorno. Ho fatto del mio meglio e mi sono divertito. Sono onorato di vincere qui per il terza volta.”