Ordine d’arrivo:
1° Mathieu Van Der Poel (Alpecin Fenix) 4h40’29”
2° Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) a 5″
3° Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 20″
4° Wout Van Aert (Jumbo Visma9 a 51″
5° Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers) a 54″
6° Michael Gogl (Qhubeka Assos)
7° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
8° Simon Clarke (Qhubeka Assos) a 2’25”
9° Jakob Fuglsang (Astana Premier Tech)
10° Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 2’39”
A Siena vince il più forte. Il corridore che ha decretato la selezione nei tratti di sterrato più impegnativi. Il corridore che ha strappato via un terzetto al controllo dei migliori del lotto. Il corridore che si è preso il lusso di portare a spasso il campione del mondo Julian Alaphilippe e il vincitore di un Tour de France Egan Bernal sino a poche centinaia di metri da Piazza del Campo.
Poi, semplicemente, ha attaccato a testa bassa, dalla prima posizione, sfilando tutti di ruota e prensentandosi in perfetta solitudine sul traguardo della Classica più giovane.
Mathieu Van Der Poel si prende il successo nella Strade Bianche alla sua seconda partecipazione nella corsa senese. Semplicemente il più forte di tutti, una corsa che sembra essergli stata cucita addosso per la facilità con cui è riuscito a dominarla insieme al proprio team.
Costretto ad alzare bandiera bianca ad una quindicina di chilometri dal traguardo anche il suo rivale di sempre, il vincitore uscente della Strade Bianche, il belga Wout Van Aert che comunque ha concluso la prova in quarta posizione. Neanche un italiano, invece, nella top ten: la distanza del ciclismo di casa dai vertici mondiali è questa.
Dopo il traguardo Mathieu van der Poel, rispondendo alle domande dei giornalisti ha dichiarato: “Questa è una gara iconica e volevo davvero vincerla. Penso che la Strade Bianche sia una delle corse più difficili perché ci sono tanti corridori forti, anche scalatori, come Pogacar e Bernal. Non capita spesso di trovare così tanti campioni in lotta per una Classica. Oggi ho corso con fiducia, mi sentivo bene e ho cercato di risparmiare un po’ di energia per il finale. Sapevo di dover aspettare il momento giusto. Come squadra abbiamo dimostrato di saper correre bene: ho molta fiducia nei miei compagni, nel fatto che riescano a portarmi al posto giusto nel momento chiave della gara. La prossima settimana sarò alla Tirreno-Adriatico, potrei provare a puntare una vittoria di tappa e cercherò di prepararmi al meglio in vista della Milano-Sanremo.”
Il secondo classificato Julian Alaphilippe ha aggiunto: “Mi piace sempre lottare per la vittoria ma oggi posso dirmi contento di questo podio. Ho fatto del mio meglio e non ho rimpianti. Mathieu [van der Poel] è stato il più forte. Me ne sono accorto già quando ho provato ad allungare ai 20 km dal traguardo. Sono rimasto concentrato ma nell’ultima salita è stato di un altro livello. Il mio prossimo obiettivo sarà provare a vincere una tappa alla Tirreno-Adriatico “.
Il terzo classificato Egan Bernal ha spiegato: “Ad essere sincero è un po’ una sorpresa per me essere tra i primi 3: non sono uno specialista delle gare di un giorno. Salire sul podio con Mathieu van der Poel e il campione del mondo [Julian Alaphilippe] è un grande onore. Mi motiva per i prossimi obiettivi e mi dà fiducia. Con Tom Pidcock abbiamo cercato di restare con i favoriti ma era troppo difficile provare ad andare via da soli. Il finale ha dimostrato che ha vinto chi aveva le gambe migliori”.