Si torna indietro. Alle conferenze stampa in tarda serata con le ultime novità dell’ultimo DPCM per capire se si potrà o meno continuare a correre e a fare sport. Questa sera il Presidente del Consiglio ha comunicato le nuove misure che, per ora, graziano il mondo dello sport.
Riassumendo: sono certamente consentiti gli sport professionistici. Iniziano ad essere vietate le competizioni dilettantistiche salvo quelle dichiarate di interesse nazionale o regionale dal CONI o dalle Federazioni. Restano vietate le manifestazioni amatoriali.
Ecco quindi che per poter disputare le prossime gare per dilettanti, juniores e giovanili sarà sufficiente la dichiarazione della FCI che attesti la rilevanza della competizione in questione. Per ora, dunque, si potrà continuare a correre per tutte le categorie o quasi…
Questo il testo del DPCM che riguarda il mondo dello sport dilettantistico:
e) sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali; per tali eventi e competizioni è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, enti organizzatori. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome, purché nei limiti del 15% della capienza. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.