Il mercato dei dilettanti italiani è entrato ufficialmente nel vivo nel corso delle ultime settimane: tra ammiraglie e furgoni c’è molto fermento in questi giorni per allestire le compagini del 2020. Strategie e scelte importanti quelle assunte dai diversi gruppi sportivi tra chi chiuderà i battenti, chi farà il salto tra le continental e chi, invece, sta valutando un ritorno tra i dilettanti.
TRIS COLPACK – Il gruppo che più si è distinto in queste settimane è quello del Team Colpack che ha ingaggiato un tris di juniores di assoluto prestigio: dopo gli annunciati Andrea Piccolo (Team LVF) e Antonio Tiberi (Franco Ballerini), infatti, ha trovato casa nella bergamasca anche il toscano Francesco Della Lunga del Gs Stabbia.
Tre atleti juniores con più di 35 punti che fanno da cartina tornasole rispetto ai progetti di patron Colleoni: il lungo digiuno che non vede vincere gli atleti bianco-neri ormai da 35 giorni (l’ultimo successo è quello di Andrea Bagioli nell’ultima tappa del Giro della Valle d’Aosta lo scorso 21 luglio), ha infatti suggerito alla dirigenza della Colpack una scelta drastica in vista del 2020.
La prossima stagione il Team Colpack, con molta probabilità, potrebbe allestire due formazioni: una continental e una di dilettanti di una decina di atleti ciascuna.
Un “ritorno” alla categoria dei dilettanti destinato a far riflettere l’intero movimento tricolore sulla reale opportunità di accedere al mondo delle continental che offrono certamente una possibilità in più ai giovani talenti Under 23 ma, ad esempio, rischiano di penalizzare gli elitè e, in alcune occasioni, le stesse società. I team, infatti, rischiano di affrontare spese importanti a fronte di un’attività non ben definita che non sempre consente di raccogliere i risultati sperati.
DIVORZIO SANGEMINI – VEGA – Tra i sodalizi che con ogni probabilità non vedremo più nel 2020 c’è la Sangemini-Trevigiani: la formazione marchigiana, infatti, sembra avviata verso un divorzio consensuale tra le tre anime che la compongono. Da una parte Angelo Baldini con alcuni partner del team, dall’altra Demetrio Iommi della Vega Hotsand e, infine, la Trevigiani del presidente Ettore Renato Barzi sembrano determinati a prendere strade diverse a partire dalla prossima stagione.
Con ogni probabilità continueranno a svolgere la propria attività tra i dilettanti la Mastromarco che in queste settimane si è già aggiudicata un altro juniores molto promettente come il bolognese David Sebastian Kajamini e la Zalf Euromobil Désirée Fior, storica fucina di talenti che anche in questo 2019 ha visto premiata la propria attività con la maglia tricolore di Marco Frigo.
Ad approdare nel mondo continental sarà, invece, il Team Casillo Maserati che, sotto la direzione della coppia composta da Omar Piscina e Matteo Provini, tornerà a fregiarsi dell’appoggio di due sponsor storici del calibro della Petroli Firenze e della Hopplà.
Confermato il rango continental per la formazione “rivelazione” del 2019: il Cycling Team Friuli di Aleotti, Bais, Milan, Venchiarutti e di tutti gli altri giovani talenti friulani manterrà la licenza UCI pur apprestandosi ad affrontare un altro importante cambio generazionale visti i passaggi al professionismo.
Sarà tra ancora tra le formazioni continental il Team Beltrami di Stefano Chiari e Orlando Maini: dopo una stagione avara di risultati e l’annunciato divorzio con Petroli Firenze e Hopplà, il team multicolore proseguirà nella proprià attività con diverse interessanti novità che riguarderanno il 2020.
Tante le pentole in ebollizione dunque: non resta che stare alla finestra, in attesa delle prossime novità…