Dopo gli annunci dei rinnovi, dopo il benvenuto dato a Diego Rosa e David Martín, è arrivato il momento per la Eolo Kometa di annunciare tre importanti ingaggi in vista del 2022. Si tratta del vicentono Simone Bevilacqua, in arrivo dalla Vini Zabù, del veronese Giovanni Lonardi e dell’emiliano Mirco Maestri in arrivo dalla Bardiani CSF.
“C’è tutto l’entusiasmo che è normale sentire quando si inizia una nuova avventura, soprattutto quando si arriva come me da due anni un po’ difficili. Qui nella Eolo Kometa sono certo che troverò l’ambiente giusto e le motivazioni che servono. Sono qui perché è stato il team a cercarmi e a volermi, e questa cosa per me è una soddisfazione enorme: sentire Ivan Basso che ti chiama e ti chiede di correre per lui non è una cosa che capita tutti i giorni…” ha commentato Simone Bevilacqua.
“La parola chiave per questa mia nuova avventura è: rilancio. Se mi guardo indietro vedo un po’ di alti e bassi e troppe aspettative deluse per diversi motivi, ora è tempo di una nuova esperienza e di fare qualche risultato: e la questa squadra è il posto migliore. Nella stagione appena conclusa guardavo in gruppo i corridori della EOLO-KOMETA e l’impressione era quella di vedere una squadra nuova che però non sembrava nuova. Fin da subito, per la mentalità con cui ha corso, è stato un esempio da seguire per tutte le Professional” ha aggiunto Giovanni Lonardi.
Di svolta parla anche Mirco Maestri: “Questa per me è una svolta importantissima: nuovi stimoli, nuove persone anche se ritrovo con enorme piacere Stefano Zanatta che conosco molto bene. Quando quella mattina sul mio telefono è arrivato il messaggio di Ivan Basso che mi chiedeva se volessi correre con lui, a me è venuta la pelle d’oca: da ragazzino ero un suo tifoso e adoravo anche Contador, ritrovarli ora è un sogno. Voglio voltare pagina, non rinnego gli anni passati e ringrazio tutte le persone che ho incontrato ma adesso ho bisogno di stimoli nuovi e di ripagare la fiducia che mi è stata data. Sono un corridore completo, non mi piace aspettare la corsa ma amo attaccare, poi tiro le volate per i compagni e se c’è da dare una mano non mi tiro indietro. Porto il mio bagaglio di esperienza, ho corso quattro Giri d’Italia e quattro Milano-Sanremo: e sogno di vincere quella tappa al Giro che ho solo sfiorato”.