Iscritti: 100 Partiti: 94 Arrivati: 61
Tempo: 2h00’59” 88 km Media: 43,642 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Lorenzo Ursella (Borgo Molino Rinascita Ormelle)
2° Matteo Lava (Industrial Forniture Moro)
3° Samuele Mion (Work Service Speedy Bike)
4° Daniel Skerl (Uc Pordenone)
5° Carlos Garcia (AR Monex)
6° Giovanni Longato (Libertas Scorzè)
7° Riccardo Florian (Borgo Molino Rinascita Ormelle)
8° Paolo Vendramini (Industrial Forniture Moro)
9° Riccardo Grando (Gottardo Giochi Caneva)
10° Jordi Sandrin (San Vendemiano Cycling Team)
Secondo successo in 24 ore, terzo in questo avvio di stagione per Lorenzo Ursella. Non ci sono dubbi che sia un “magic-moment” per lo sprinter friulano della Borgo Molino Rinascita Ormelle che dopo aver conquistato il traguardo di Azzano Decimo si è ripetuto a distanza di 24 ore sul rettifilo d’arrivo di Orsago (Tv).
Un successo costruito con forza e tenacia da tutto il team diretto da Christian Pavanello e Carlo Merenti in una giornata caratterizzata da qualche goccia di pioggia e da un forte vento che ha spazzato l’intera mattinata trascorsa sulle strade della Marca Trevigiana.
Grazie al lavoro del treno nero-verde, infatti, il gruppo si è presentato compatto sulla retta d’arrivo con Ursella che ha impostato una volata lunghissima e ha potuto tagliare la fettuccia bianca con un netto vantaggio sul resto del gruppo.
“E’ stato un finale molto concitato. Oggi avrei dovuto lanciare lo sprint per il mio compagno di squadra Riccardo Florian ma c’era parecchio vento. Per questo sono partito ai 350 metri e poi è andata bene di nuovo a me. Voglio dedicare questo successo alla squadra che anche oggi ha fatto un lavoro straordinario” ha commentato a caldo Lorenzo Ursella.
Soddisfatto del lavoro dei propri ragazzi anche il presidente Pietro Nardin, presente a bordo strada per ammirare l’ottima prestazione dei propri atleti: “Voglio fare i miei complimenti ai tecnici e a tutti i ragazzi per l’impegno che hanno messo in questi mesi per preparare questa prima parte di stagione. Il lavoro evidentemente ha dato i suoi frutti e non possiamo che esserne felici”.