Il 2021 era iniziato bene per la Androni Sidermec ma, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato all’improvviso il boccone più amaro: l’Androni Sidermec è l’unica squadra professional italiana esclusa dall’edizione 2021 del Giro d’Italia. Ammesse, invece, la Eolo Kometa di Basso e Contador, la Bardiani CSF della famiglia Reverberi e la Vini Zabù di Scinto e Citracca.
“Devo ammettere che ero fiducioso: come tutti gli anni avevo presentato la nostra candidatura per una Wild Card al Giro d’Italia e sono convinto che avessimo tutti i requisiti per prendere il via da Torino. Oggi, invece, è arrivata la decisione di RCS Sport che mi lascia senza parole” spiega Gianni Savio, storico Team Manager della Androni Sidermec.
Senza parole. Questa è la prima reazione allo stringato comunicato diramato dagli organizzatori del Giro d’Italia. E, nonostante la batosta, ad analizzare lucidamente la situazione è lo stesso Gianni Savio: “E’ una vergogna. La nostra squadra viene lasciata fuori dal Giro d’Italia dopo che negli ultimi quattro anni è stata la miglior professional italiana sia nel ranking UCI sia nella Ciclismo Cup. Con Marco Bellini abbiamo sviluppato un progetto giovani che ha dato frutti importanti facendo scoprire i talenti di Ballerini, Masnada, Cattaneo, Vendrame, Sosa e Bernal. Anche quest’anno avevamo investito molto sulla ricerca di nuovi giovani promettenti, allestendo una rosa altamente competitiva. Tutto questo sembra non contare nulla: con questa decisione sono stati calpestati tutti i criteri sportivi, etici e morali”.
E’ un colpo durissimo per Gianni Savio che fa un respiro profondo prima di guardarsi attorno: “Se fosse stata invitata la Arkea Samsic non avrei avuto alcuna obiezione perchè si tratta di un top team che avrebbe riportato Quintana sulle strade italiane. Capisco l’invito alla Eolo Kometa perchè Eolo è un colosso economico, già sponsor del Giro lo scorso anno, ed è evidente che c’è un discorso commerciale del tutto legittimo. Così come trovo legittimo l’invito alla Bardiani CSF che in questo inverno si è rafforzata moltissimo con gli ingaggi di Battaglin e Visconti. Quello che non mi va giù è, invece, l’invito alla Vini Zabù: una squadra che è sempre stata dietro a noi in tutte le classifiche e che credo abbia poco da dire dal punto di vista tecnico”.
Una esclusione che rischia di mettere in discussione anche il futuro della Androni Sidermc: “Questo non è il momento di assumere decisioni avventate ma abbiamo ricevuto un colpo durissimo, il più duro che io abbia subito in tutti questi anni. Con Marco Bellini ci siederemo attorno ad un tavolo nei prossimi giorni e faremo tutte le valutazioni del caso. Certo è che restare fuori in questo modo dal Giro d’Italia fa davvero male: ricordo anche che a Milano lo scorso anno siamo saliti sul podio finale con due atleti. Simon Pellaud si aggiudicò la classifica dei traguardi volanti e Mattia Bais vinse la classifica riservata ai fuggitivi. Abbiamo sempre onorato la corsa rosa e ricevere un rifiuto così lascia davvero senza parole…”