Ordine d’arrivo:
1^ Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) 3h44’45”
2^ Katarzyna Niewiadoma (WM3 Pro Cycling Team) a 2″
3^ Elizabeth Deignan-Armitstead (Boels Dolmans) a 5″
4^ Lucinda Brand (Sunweb) a 8″
5^ Annemiek Van Vleuten (Orica Scott) a 9″
6^ Shara Gillow (FDJ) a 12″
7^ Katrin Garfoot (Orica Scott) a 18″
8^ Amanda Spratt (Orica Scott) a 36″
9^ Cecilie Ludwig (Cervelo Bigla) a 1’06”
10^ Elena Cecchini (Canyon SRAM)
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La polvere eroica della Strade Bianche si è tinta di rosa e di Tricolore. Dopo due vittorie straniere, la Classica senese – prima prova del World Tour femminile – ha incoronato una Regina italiana grazie allo splendido acuto di Elisa Longo Brghini. La fuoriclasse piemontese ha battezzato la linea bianca di Piazza del Campo con un guizzo nei metri conclusivi e anteposto la propria ruota a quella di Katarzyna Niewiadoma e della dominatrice di dodici mesi fa Elizabeth Deignan-Armitstaed, compagne di una fuga capace di mettere alle corde il resto del gruppo nell’ultima parte di gara.
APOTEOSI LONGO BORGHINI – Tempo uggioso e pioggia a tratti. L’inverno è tornato a farsi sentire in Toscana, lungo i 127 km che hanno caratterizzato la terza edizione della Strade Bianche Women Elite. Dalla partenza dalla Fortezza Medicea all’arco dell’arrivo, otto settori di sterrato per un totale di 30,5 km e una scarsa penuria di difficoltà altimetriche hanno messo a dura prova una carovana forte delle migliori atlete al mondo. Dopo una parte introduttiva senza particolari sussulti, il plotone ha toccato con mano la durezza della sfida, ricevendo una prima frustata nel secondo segmento – in salita – ed esplodendo letteralmente nel quinto tratto di steratto, lungo 9,5 km, che ha esaltato le ambizioni di Vieceli, Stephens e Mackaij.
L’asaurimento di questa evasione a 18 km dalla fine ha gettato le basi per l’azione decisiva, sganciatasi poco dopo il ricongiungimento all’uscita dal settimo settore, quando Longo Borghini, Deignan-Armitstead, Niewiadoma – finita anche a terra – e Garfoot hanno aperto il gas. I movimenti in testa e tra le immediate inseguitrici nelle pedalate di congedo hanno fatto si che la sortita buona si rimpolpasse con nuovi rientri, tra cui quelli di Brand e Gillow, scattate e rintuzzate ai 300 metri da un traguardo che ha, poi, applaudito l’apoteosi della 25enne in forza alla Wiggle High5.
CADUTA E RISCOSSA – “Fantastico!” E’ racchiusa in una parola l’emozione di una delle perle più preziose della carriera. “Sono caduta male su uno dei tratti più lunghi di sterrato e ho pensato di non riuscire a finire, ma le mie compagne di strada mi hanno aiutato tantissimo. Audrey Cordon mi ha dato la sua bicicletta. Dopo alcuni chilometri sono riuscita a prendere la mia bici di riserva dall’ammiraglia. La squadra è stata semplicemente incredibile. Questa vittoria è per loro, perché abbiamo corso alla grande sin dal via È una vittoria prestigiosissima, non la dimenticherò mai. Nel finale ero sicura di essere tra le più forti del gruppo di testa. Sapevo che qualcuno avrebbe anticipato l’attacco perché avevano finito la benzina. Sono andata a tutta sulla salita finale. Con il Fiandre e le Olimpiadi questa è una delle mie più belle vittorie, perché è un luogo unico ed una corsa straordinaria”.
Da Siena, Silvia Tomasoni