E’ stata una giornata carica di commozione a Ramon di Loria (Tv), dove si sono celebrati i funerali di Kevin Bonaldo. Oltre 800 le persone che hanno voluto essere presenti per far sentire il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari e alla squadra di Kevin.
LA LETTERA DI ALICE – Subito dopo l’entrata del feretro in chiesa, portato a spalla dai compagni di squadra della Sc Padovani Polo Cherry Bank, è stata Alice, la fidanzata di Kevin, a leggere la lettera scritta in questi giorni.
“Questa lettera era stata scritta per leggertela. Ti ho scritto ogni giorno, come hanno fatto tante persone, ero pronta a starti accanto, a darti forza” legge tra le lacrime Alice, la fidanzata di Kevin ripensando agli ultimi sette anni trascorsi insieme e all’ultimo terribile mese. “Ci siamo conosciuti tra le biciclette, passavi per un saluto, un rito che era già un legame. Il 17 agosto del 2018 ci siamo messi insieme e sei andato via piangendo perchè non ci credevi, proprio tu che non piangevi mai. Sei stato tutto e mai niente di scontato.”
Nelle parole di Alice scorrono i sogni di una giovane vita, la forza di un atleta e i progetti da realizzare: “L’ultima cosa che mi hai detto è stata “tra due anni avrò una casa e tu sarai con me”. Hai lasciato una cicatrice che riempirò con i tuoi colori, sei accanto a noi, con la solita mano sulla nostra spalla. Sei energia e luce che si posa sulle cose, stai vicino a tutti noi”.
Antonio tiene in mano il casco del fratello con il “136” ancora attaccato: questo l’ultimo numero indossato da Kevin alla Piccola Sanremo, in una corsa che non è mai finita.
L’ULTIMA VOLATA – L’ultima volata che ha portato Kevin in cielo è partita lo scorso 21 settembre quando, al termine della Piccola Sanremo, il 25enne della Padovani è stato colpito da un arresto cardiaco. Dopo i soccorsi, il ricovero in terapia intensiva all’ospedale San Bortolo di Vicenza dove è rimasto in coma per ben 34 giorni. Settimane lunghissime, piene di apprensione e preoccupazione per le sorti di Kevin, il cui epilogo è stato il più triste.
“C’è una canzone che dice: “Ciò che conta è il tragitto e non la destinazione. Per noi cristiani, invece, ciò che conta è anche la destinazione perchè siamo fatti per la vita eterna. Il peggiore dei finali non cancella mai l’inizio, attendiamo questo nuovo inizio, dopo la morte. Kevin è solo andato più avanti per conquistare la sua vittoria” ribadisce con forza Don Andrea nella sua omelia.
Lo striscione “Kevin con noi” tenuto dal DS Franco Lampugnani insieme agli altri ragazzi della Padovani all’uscita dalla chiesa accompagna un applauso sentito per Kevin prima del trasporto al cimitero. Qui la folla torna a radunarsi tra le lacrime e gli ultimi pensieri prima dell’addio.
“SARAI SEMPRE UN ATLETA DELLA PADOVANI” – “Papà Roberto, mamma Cinzia e i tuoi fratelli Antonio e Simone, insieme ad Alice, saranno parte del nostro team, e troveranno in noi tutto il sostegno di cui avranno bisogno. Da lassù continua a vegliare su di noi e sui tuoi compagni di squadra, faremo tutto il possibile per regalarti un altro sorriso e per renderti orgoglioso di aver vestito la maglia della Sc Padovani. Tu sarai sempre un atleta della Padovani e io sarò sempre il tuo Presidente” queste le parole del Presidente Galdino Peruzzo che, guardando la famiglia, aggiunge: “Sul colletto delle nostre maglie, a partire dal prossimo anno, ci sarà scritto Kevin con noi”.
Poi a prendere il microfono, a nome di tutti gli atleti della società bianco-verde, è Marco Palomba. Il saluto è accompagnato dalle lacrime di tutti i presenti e guarda al futuro: “In queste ultime settimane avremmo voluto dedicare a te e alla tua famiglia una vittoria: oggi possiamo solo prometterti che correremo ancora, in tuo onore, per regalarti un successo. Lo faremo insieme ad Antonio, cercando di far diventare presto realtà la sua voglia di vincere per te. Abbiamo davanti a noi diverse settimane di allenamenti, ogni giorno ci alzeremo con questo desiderio nel cuore, spingeremo più a fondo in bicicletta, alzeremo più pesi in palestra, aggiungeremo dei chilometri alle nostre uscite per farci trovare pronti sin dalla prima gara. Kevin, sarai con noi ogni giorno, proteggici e guidaci da lassù”.
La maglia biancoverde appoggiata sulla bara di noce chiaro, insieme ad una rosa bianca ed una rossa. C’è il tempo per un applauso, l’ultimo, prima che il silenzio prenda il sopravvento.













