Elia Viviani, saluta il professionismo, dopo “16 anni fantastici”. Sarà ancora in gara al Giro del Veneto, il 15 ottobre, e in pista in occasione dei Mondiali di Santiago del Cile (22- 26 ottobre 2025).
Il ragazzo di Vallese di Oppeano è diventato grande, anzi, grandissimo: è salito sull’Olimpo delle due ruote, ha conosciuto il sapore delle vittorie più importanti e, ora, è pronto per voltare pagina.
Cinque tappe al Giro, tre tappe alla Vuelta, una tappa al Tour de France, un titolo europeo, un titolo italiano, solo per citare alcuni dei 90 successi collezionati in carriera dal veronese in un’epoca caratterizzata dalla presenza in gruppo di autentici fenomeni del pedale. L’ultima vittoria, in ordine di tempo, è arrivata lo scorso 16 settembre sulle strade del Belgio al Memorial Briek Schotte.
Portabandiera della nazionale italiana alle Olimpiadi di Tokyo, oro olimpico nell’omnium a Rio de Janeiro (2016), bronzo nella stessa specialità a Tokyo (2021) e argento nella madison a Parigi (2024), ha fatto da apri-pista per i pistard azzurri, inaugurando un ciclo vincente che l’Italia non viveva da oltre 20 anni.
Ha emozionato e fatto vivere pagine di ciclismo indimenticabili. Sempre corretto e determinato, mai sopra le righe, capace di usare la testa prima delle gambe: Elia Viviani è stato tutto questo e molto di più. E, allora, l’Italia non può che dire GRAZIE ELIA!
