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Il Giro Next Gen continua a regalare sorprese e imprese come quella di Pavel Novak. Il corridore ceco ha firmato una prestazione maiuscola nella Bra-Prato Nevoso, andando all’arrivo in solitaria per conquistare il suo primo successo stagionale e rilanciarsi nella corsa alla classifica generale. L’ascesa finale ha acceso la bagarre: il primo attacco è arrivato da Adrià Pericas, riassorbito e staccato solo nell’ultimo chilometro da un brillante Jorgen Nordhagen, la cui azione, inizialmente in compagnia di Jakob Omrzel, ha messo in difficoltà la Maglia Rosa Luke Tuckwell. L’australiano, nel giorno del suo 21° compleanno, ha però mostrato tenacia e freddezza, riuscendo a limitare i danni nei confronti del suo più immediato inseguitore, la Maglia Bianca, ora distante soltanto 11″. Novak, grazie al successo odierno, sale al terzo posto a 27″, mentre Filippo Turconi scivola in quarta posizione a 52″. Giornata nera invece per alcuni protagonisti attesi: Albert Withen Philipsen ha chiuso con un ritardo di 3’28”, mentre Jarno Widar, vincitore dell’edizione 2024, è caduto a poco più di 30 km dall’arrivo ed è giunto al traguardo con 26’52” di distacco, uscendo definitivamente dalla lotta per la classifica.
Il vincitore di tappa Pavel Novak ha dichiarato in conferenza stampa: “Vincere è una sensazione fantastica, per me e per il team! Abbiamo fatto una bella tappa con tutta la squadra e siamo molto felici. Volevamo provare a fare bene in classifica generale ma ieri ero solo 11°, quindi oggi dovevo osare. È stata la tappa più dura che abbia mai fatto, ma anche la più bella, visto il risultato. Fin dalla partenza mi sentivo molto bene. Domani vedremo cosa succede, in tappe così può accadere di tutto”.
La Maglia Rosa Luke Tuckwell ha detto: “Questa mattina avrei detto che il miglior regalo di compleanno era indossare la Maglia Rosa, ma adesso so che lo è averla difesa con successo. È stato sicuramente il compleanno più doloroso della mia vita, ma sono felice di essere riuscito a tenerla. Pavel Novak ha attaccato molto presto, a più di 60 km dal traguardo. Abbiamo deciso di controllare, pensando fosse la strategia migliore per noi. La Visma ha tirato molto forte nella prima parte della salita, mi ha portato quasi al limite. Ho dovuto contare sull’aiuto di Callum [Thornley] e Lorenzo [Finn], hanno fatto un lavoro eccezionale oggi, li ringrazio davvero. Gli ultimi 3 km sono stati i più lunghi della mia vita. Sapevo di avere un margine, quindi non dovevo andare nel panico. Ma alla fine un po’ di stress c’è stato, non avevo la certezza di quanto fosse vicino Omrzel, che era il pericolo principale. Ora manca solo una tappa, darò tutto domani. Sulla carta potrebbe essere più facile da controllare rispetto a oggi, ma ci sono tanti corridori ancora in lotta per la classifica e sarà una giornata durissima. Non sarà certo una passerella sugli Champs-Élysées!”.