Doveva essere un duello tra Tadaj Pogacar e Remco Evenepoel e così è stato alla Amstel Gold Race; un banchetto che sembrava preparato proprio per la resa dei conti tra i due big a cui si è invitato anche il danese Mattias Skjelmose (Lidl-Trek). Da terzo incomodo a vincitore a sorpresa, il passo è stato breve per il 24enne della Lidl Trek.
La gara, caratterizzata da un percorso di oltre 250 km con numerosi “muri” e il ritorno del Cauberg come ultima salita, ha visto nascere l’azione decisiva a 47 km dal traguardo, quando Pogacar ha attaccato insieme a Julian Alaphilippe. Il francese si è staccato poco dopo, lasciando lo sloveno da solo al comando con un vantaggio di circa 30 secondi.
Negli ultimi 10 km, Skjelmose ed Evenepoel sono riusciti a riportarsi sul campione del mondo: il terzetto ha proseguito di comune accordo sino al Cauberg con il danese che ha saputo gestire al meglio le energie, lasciando ai due big il compito di tirare. Nella volata a tre lanciata lunga da Evenepoel, Skjelmose ha avuto la meglio per una questione di centimetri su Pogacar.
Per Skjelmose, 25 anni il prossimo 26 settembre, si tratta del primo successo in una classica delle Ardenne, che lo consacra tra i grandi del ciclismo internazionale. Il danese ha dimostrato grande intelligenza tattica, sfruttando l’impeto di Pogacar e la condizione non ottimale di Evenepoel, alla sua seconda gara dopo il lungo infortunio.