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Home » Tutte le notizie » Edoardo Salvoldi: pista e strada, ecco come organizzerò il lavoro
Interviste

Edoardo Salvoldi: pista e strada, ecco come organizzerò il lavoro

Redazione - Ciclismoweb.netBy Redazione - Ciclismoweb.net6 Marzo 2025

Dino Salvoldi, uno dei tecnici più vincenti del ciclismo italiano, è stato recentemente nominato Commissario Tecnico della Nazionale maschile su pista. Un nuovo capitolo per il CT milanese, classe 1971, che oltre a proseguire con il suo impegno alla guida della squadra juniores su strada, avrà ora il compito di orchestrare l’intero movimento maschile su pista – juniores, Under 23 ed Elite. Una scelta quantomai curiosa quella operata dal Consiglio Federale che ufficialmente mira a costruire un nuovo ciclo che abbia alla base la crescita e la pianificazione a lungo termine. Di certo Edoardo Salvoldi non avrà un compito facile nel doversi dividere in più attività e discipline: ecco le sue parole al debutto nella nuova veste.

Il tuo è un ruolo che abbraccerà più categorie e discipline. Cambierai impostazione nel lavoro con gli atleti?
Il lavoro si concentrerà sulla crescita e sulla continuità nel lungo periodo, per ciascuna categoria. Già dagli Juniores, metodo e tipologia di allenamento sono gli stessi che utilizziamo nelle categorie superiori. La principale differenza rispetto al passato sarà l’assenza di aspettativa di risultati immediati. Ci focalizzeremo invece su una preparazione solida e una costruzione progressiva, con l’idea che tra qualche anno ne raccoglieremo i frutti, rivalutando anche gli aspetti che oggi potrebbero sembrare meno evidenti.

Partiamo dalla pista: quali saranno i primi passi?
Con gli juniores, continueremo con i programmi che abbiamo già avviato, puntando a una preparazione settimanale su pista fino alla fine dell’anno scolastico. Stiamo anche valutando la partecipazione a uno o due eventi internazionali pensati per questa categoria. L’obiettivo stagionale è il doppio appuntamento dei Campionati Europei di luglio e dei Mondiali di agosto. Lavoreremo su un gruppo di atleti numeroso, con un focus particolare su quelli del primo anno, che necessitano di un periodo di adattamento più lungo. La nostra priorità sarà formare un gruppo affiatato che possa mantenere il livello di prestazioni raggiunto recentemente.

E per quanto riguarda gli Under 23?
Anche per gli Under 23 manterremo un allenamento settimanale su pista fino a giugno, periodo in cui molti atleti sono ancora impegnati con la scuola e con l’attività su strada. L’obiettivo principale sarà costruire il futuro, quello stagionale il Campionato Europeo a luglio, ma prevediamo anche la partecipazione ad alcune gare internazionali, con la prospettiva magari di arrivare con qualcuno di loro anche al Mondiale Elite. Stiamo lavorando su una progettualità a lungo termine, sviluppando un gruppo che possa crescere in 3-4 anni, con l’aspettativa che alcuni possano diventare competitivi anche per un progetto olimpico.

Qual è la tua visione per la categoria Elite?
Il 2025 sarà un anno chiave di costruzione. Non abbiamo l’ambizione di risultati immediati, quanto quella di farci trovare pronti all’inizio del percorso di qualificazione olimpica. Il principale appuntamento sarà il Campionato del Mondo, in programma a ottobre. Considerando che parliamo di fine stagione, alcuni atleti che avevano deciso di prendersi una pausa con la pista, potrebbero riconsiderare la loro posizione. Io non escludo la possibilità e mi auguro questo, perché per arrivare a certi livelli serve una buona squadra, ma per ottenere il risultato pieno serve il campione.

Continuerai anche il tuo lavoro con la categoria Juniores su strada.
Sì, proseguirò il percorso degli ultimi quattro anni. Vogliamo continuare a valorizzare la categoria, ormai fondamentale a livello internazionale per la formazione degli atleti e per la loro crescita verso il professionismo. Parteciperemo ad alcune prove della Nations Cup e avremo una fase di preparazione mirata per i Campionati del Mondo e gli Europei, puntando a ripresentare una squadra competitiva in base alle caratteristiche dei percorsi.

Il nuovo incarico influirà sul lavoro che hai svolto finora?
No, i nuovi incarichi non si sovrapporranno e non limiteranno la mia operatività. Sono convinto di poter gestire il tutto al meglio senza rinunce. La chiave sarà creare collaborazione e condivisione tra le squadre, per garantire continuità negli allenamenti e un percorso di crescita efficace per tutti gli atleti.

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