Ore 14.45: si conclude la diretta dall’Assemblea Elettiva della FCI. Vi ringraziamo per averci seguito così numerosi, i 231 delegati hanno scelto di promuovere quasi integralmente la dirigenza federale uscente nel segno della continuità. Auguriamo alla dirigenza federale e a tutti gli eletti un buon lavoro per il bene del ciclismo italiano.
Ore 14.30, l’assemblea ha completato tutte le votazioni. Questi i risultati riguardanti gli organi di giustizia:
Tribunale Federale 1^ Sezione:
Presidente eletto: Patrich Rabaini, voti: 97
Alessia Beghini, voti: 82 (non eletta)
Componenti del Tribunale Federale 1^ Sezione:
Carlo Campanelli, voti: 95
Mattia Cornazzani, voti: 89
Cristina Cortese, voti: 74 (supplente)
Francesco Bellin, voti: 55 (supplente)
Simeone Oronzo, voti: 37 (non eletto)
Tribunale Federale 2^ Sezione:
Presidente eletto: Salvatore Minardi, voti: 104
Serena Imbriani, voti; 74 (non eletta)
Componenti del Tribunale Federale 2^ Sezione:
Stefano Gianfaldoni, voti: 110
Giovanni Petrella, voti: 107
Lucia Bianco, voti: 92 (supplente)
Corte d’appello 1^ Sezione:
Presidente: Gianclaudio Festa, voti: 99
Fiorenzo Alessi, voti 71 (non eletto)
Componenti Corte d’appello 1^ Sezione:
Duccio Panti, voti: 100
Massimiliano De Palma, voti: 98
Francesco Alagia, voti: 94 (supplente)
Alessandro Magni, voti: 55 (supplente)
Presidente Corte d’appello 2^ Sezione:
Angela Busacca, voti: 129
Sergio Fusaro, voti: 43 (non eletto)
Componenti Corte d’appello 2^ Sezione:
Emanuela Mirella De Leo, voti: 145
Enrico Crocetti, voti: 125
Paolo Rendina, voti: 92 (supplente)
Presidente Collegio Revisori dei Conti:
Simone Mannelli, voti: 109 (eletto)
Franco Carlo, voti: 34 (non eletto)
Lorenzo Chiodi, voti: 16 (non eletto)
Ore 13.30, E’ quindi definito il quadro del nuovo Consiglio Federale della FCI:
Presidente: Cordiano Dagnoni
Vice-Presidente Vicario: Stefano Bandolin
Vice-Presidenti: Carmine Acquasanta e Saverio Metti
Consiglieri: Sandro Checchin, Maria Giulia Confalonieri, Fabrizio Cornegliani, Laura Puccetti, Iolanda Ragosta, Ignazio Saia e Giovanni Vietri.
A questo punto l’Assemblea Elettiva procederà all’ultima votazione per eleggere i componenti degli organi di giustizia.
Ore 13.20, concluse le operazioni di voto. Questi i consiglieri eletti:
Giovanni Vietri, voti: 74
Ignazio Saia, voti: 65
Iolanda Ragosta, voti: 62
Sandro Checchin, voti: 43
Non Eletti:
Pietro Giovanardi, voti: 39
Patrizio Lussana, voti: 34
Fabrizio Cazzola, voti: 32
Fabio Sgarzi, voti: 28
Corrado Lodi, voti: 20
Fausto Scotti, voti: 18
Sandro Tuvo, voti: 15
Samanta Cavaldonati, voti: 11
Bruno Battistella, voti: 10
Lorenzo Spinelli, voti: 9
Salvatore D’Aquila, voti: 6
Mauro Renzoni, voti: 5
David Fabbri, voti: 4
Fabrizio Innocentini, voti: 2
Consiglieri Atleti:
Fabrizio Cornegliani, voti: 13 – ELETTO
Maria Giulia Confalonieri, voti: 12 – ELETTA
Elena Cecchini
Andrea Colombo
Giancarlo Masini
Vittorio Podestà
Consiglieri Tecnici:
Laura Puccetti, voti: 17 – ELETTA
Floreani Marco, voti: 4
Antonio Fanelli
Giuseppe Libonati
Massimo Subbrero
Ore 12.55, Proseguono le votazioni, è ora il turno dei Consiglieri Federali
Ore 12.45, Concluse le operazioni di voto per i Vice-Presidenti; sono stati eletti:
Bandolin Stefano, voti: 76
Acquasanta Carmine, voti: 70
Metti Saverio, voti: 58
Non eletti:
Cazzaniga Ruggero, voti: 53
Danesi Serena, voti: 42
Benedet Ennio, voti: 32
Trevisan Lucia, voti: 26
Selleri Marco, voti: 25
Ciucci Maurizio, voti: 24
Mocchetti Flavio, voti: 15
Marcheggiano Rocco, voti: 5
Broccardo Dario, voti: 2
Ore 12.30, Riprendono le votazioni: si procede all’elezione dei vice-presidenti.
Ore 12.10, Cordiano Dagnoni ha commentato così la propria conferma: “Se questa mattina ero emozionato, ora capite che lo sono molto di più. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato, vi invito a sostenere anche la mia squadra”.
Ore 12.00, Le operazioni di voto si sono concluse questi i risultati del ballottaggio:
Cordiano Dagnoni, voti: 138 voti, 59,74%
Silvio Martinello, voti: 92 voti, 39,83%
Il Presidente della FCI per il quadriennio 2025-2028, sarà Cordiano Dagnoni
Ore 11.30, sono riprese le operazioni di voto per il ballottaggio tra Cordiano Dagnoni e Silvio Martinello. A Cordiano Dagnoni bastano 6 voti in più rispetto al primo turno per essere proclamato Presidente.
Ore 11.00, Concluse le operazioni di voto. Viene ufficializzato il dato della prima votazione per l’elezione del Presidente della FCI:
Cordiano Dagnoni: voti 110
Daniela Isetti: voti 43
Silvio Martinello: voti 77
Si andrà quindi al ballottaggio, tra Cordiano Dagnoni e Silvio Martinello
Ore 10.55, Proseguono le operazioni di voto, mancano ancora 16 delegati su 231 al voto.
Ore 10.44, Proseguono le operazioni di voto, al momento hanno votato 135 dei 231 delegati presenti. Lo spoglio delle preferenze sarà automatico, pertanto, al termine delle votazioni verrà emesso il risultato senza la lettura pubblica delle singole schede.
Ore 10.30, si aprono le operazioni di voto per la carica di Presidente Federale. Inizia la chiama dei delegati.
Ore 10.25, vengono illustrate le modalità di voto. Si voterà in cabina elettorale con digitazione su di un sistema telematico. Ogni delegato ha un braccialetto con codice a barre per accedere alle cabine elettorali.
Ore 10.18, Interviene Marco Toni (Lombardia): “Sono presidente di una società dell’area metropolitana milanese. Come tutte le società di base vediamo i problemi che vediamo tutti contro la burocrazia, gli enti locali, l’Anas, le province di competenza e il pericolo stradale. Oggi ci vuole grande coraggio per fare attività, le società di base sono quelle che fanno ciclismo tutti i giorni assumendosi una serie di responsabilità che altri sport non hanno. Dobbiamo fare i conti con le crescite di discipline come tennis e atletica però noi oggi siamo qui perchè dobbiamo costruire il futuro del ciclimo: io ho letto tutti i programmi, ringrazio anche Lino Secchi, penso che chi diventerà presidente dovrà tenere conto con quanto è scritto in quei programmi. Mi auguro che la FCI continuasse ad essere la mamma di tutti i propri affiliati, ma allo stesso tempo trasparenza significa metterci la faccia, non mi piace invece un ritorno al passato”.
Ore 10.13, Interviene Claudio Santi (Emilia Romagna): “Che bello essere qui con tutti voi. Nel 1997 a Saint Vincent ero un ragazzo e oggi sono un nonno. Faccio un appello da nonno, permettetemi di dedicare questo mio intervento a Marco Cavorso. Un uomo che sta dedicando la sua vita a fare in modo che non succeda agli altri quello che è successo a lui: credo che questo sia il tema numero uno. Attenzione alle statistiche dei nati, ci sono camion che viaggiano a 130 allora, ci sono 700 camion dove ce ne erano 200, ci sono più automobili. Andiamo a vedere cosa si può fare per far correre i nostri bambini. Convincetemi, da nonno, a far correre Lorenzo, mio nipote di 7 mesi: io il mondo l’ho conosciuto in bicicletta, oggi vi chiedo lasciatemi quei ricordi. Voglio che li viva anche mio nipote”.
Ore 10.08, intervengono anche alcuni delegati. Salvatore Bianco (Puglia): “Il ciclismo italiano, nel mio primo quadriennio ero con Rodoni e Paciarelli, abbiamo perso valore in maniera progressiva. Noi abbiamo perso qualcosa come 100 grandi elettori, e questo è un indice della decrescita del nostro ciclismo. Io mi auguro che si possa ripartire con una crescita. Non mi è piaciuto il commissariamento di un comitato regionale perchè mi desta qualche sospetto: perchè ininfluente, perchè in ritardo e perchè Sandro Tuvo aveva già comunicato di non volersi ricandidare a livello regionale. Le società ciclistiche, i comitati provinciali, i comitati regionali sono l’ossatura portante della FCI e spesso non sono considerati come dovrebbero. Invito l’organo burocratico a dare delle risposte nel momento in cui le società e i comitati locali avanzano delle richieste. Spesso rimangono inascoltati, spero tanto che chiunque vinca tutti facciano una unica forza per portare in alto il ciclismo italiano”.
Ore 10.00, Interviene Daniela Isetti: “Mi presento a queste elezioni con la convizione che la passione possa avere un futuro nella nostra federazione. Oggi siamo di fronte a nuove sfide, il nostro movimento ha la necessità di una visione chiara e più allargata, per rendere il ciclismo una esperienza più sicura. Il ciclismo è stato ricco di campioni, nel futuro sarà difficile essere all’altezza di quei campioni, la nostra federazione dovrà dimostrare con i fatti di essere più vicina alle società, trasparente ed equa. Senso di appartenenza, questo il sentimento che vogliamo far crescere, il ciclismo è scuola di vita, e forti di questo DNA dobbiamo riprenderci la posizione che ci spetta, senza vederci scivolare fuori dalle prime dieci federazioni nella graduatoria di Sport&Salute in termini di tesserati e società. Se mi vorrete dare la vostra fiducia, sappiate che la ripagherò con il massimo dell’impegno senza fini personali, con l’impegno di stare vicino alle società e di battermi per il nostro ciclismo con passione infinita”.
Ore 9.55, Interviene Cordiano Dagnoni: “Io non vorrei tornare sul programma che è già stato visto da tutti. Quello che è stato fatto l’ho esposto prima. Visto che sono stato sollecitato voglio chiarire due punti: Norma Gimondi, è stata da me suggerita a Giovanni Malagò per essere inserita in Giunta Coni, ma dal momento in cui si è dimessa dal Consiglio Federale è rimasta in Giunta Coni ma a titolo personale. Non è stata invitata perchè da quel momento non è più stata legata alla FCI. Per le vicende irlandesi, parliamoci chiaro: non è stato speso un euro, siamo stati revisionati da diversi enti, nessuno ha rilevato nulla e se è stato commesso qualche errore si tratta di questioni veniali. Riguardo ai numeri dei bambini, ricordo che c’è il calo delle nascite che ci sono tante discipline sportive, ci sono la play station e i videogiochi. Poi c’è il problema della sicurezza campo nel quale gli organizzatori non vanno lasciati soli. Concludo dicendo che noi dobbiamo guardare al futuro e farlo con ottimismo, se pensiamo di collegarci a figure del passato. Sono stato la novità quattro anni fa, sono la continuità oggi”.
Ore 9.45, Si aprono gli interventi con i tre candidati alla Presidenza. Il primo ad intervenire è Silvio Martinello: “Il mio progetto è partito da lontano, ormai 6 anni fa, passando dall’assemblea del 2021 il cui risultato lusinghiero ha gettato le basi per il percorso che mi ha portato fino ad oggi insieme ai tanti sostenitori che hanno appoggiato la mia candidatura. Ho deciso di ufficializzare la mia candidatura per primo già nel mese di giugno, l’ho fatto per la necessità di confrontarmi con la base per condividere con le società questo cammino e questo è stato utilissimo perchè mi ha consentito di scrivere un programma molto articolato. Le priorità: il sostegno alla base, quando parlo di questo non parlo solo di sostegno economico, perchè le nostre società di base stanno soffrendo. Quella base va aiutata, sostenuta, perchè i numeri sono pietosi e i numeri ci indicano che il nostro movimento sta soffrendo proprio lì per la difficoltà di reclutamento. Come lo si può fare? Rinforzando i nostri avamposti territoriali, i Comitati Provinciali e Regionali che devono essere messi nelle condizioni di poter erogare i servizi che le società si attendono. Abbiamo la necessità di mettere in sicurezza le nostre società di base quando diventano anche organizzatrici. Un’altra priorità è la revisione dello Statuto, da quando ho smesso di correre sento ripetere questa necessità, anche quattro anni fa tutti e tre i candidati hanno proposto questa modifica. Solo uno ha avuto la possibilità di farlo, ma non è stato fatto. Mi viene detto che non ho le conoscenze della filiera per poter aprire le porte. Ma come ci si arriva a certi tavoli o ad aprire certe porte? Io credo che lo si faccia con la credibilità e in questi quattro anni anni ci sono stati momenti che hanno minato questa credibilità. Ne cito solamente due: i fatti dell’estate 2022, che hanno portato alle dimissioni della Vice-Presidente Norma Gimondi, che siede in giunta Coni e che mi risulta che oggi non sia stata nemmeno invitata. E poi la gestione commissariale della Lega Ciclismo, che è stata fallimentare, di cui la FCI non può non sentirsi responsabile. Concludo ricordandovi che oggi abbiamo una responsabilità importante, in questi due giorni abbiamo assistito a quelle classiche situazioni con i cappannelli che si organizzano, magari queste dinamiche ci appassionano, ma dopo tutto questo, fuori da questa sala c’è un movimento che attende delle risposte. Diamo delle risposte serie, grazie e buon lavoro”.
Ore 9.40, Cordiano Dagnoni propone Silvia Salis, vice presidente del Coni come presidente dell’Assemblea, Alvio La Face come vice-presidente dell’Assemblea e il notaio Paolo Martino come segretario. Il collegio di presidenza si insedia con i saluti di rito di Silvia Salis. Vengono nominati gli scrutatori e il gen. Vincenzo Parrinello come presidente della commissione scrutatori.
Ore 9.30, riprende il collegamento. Cordiano Dagnoni prosegue: “Per ultimo il bus azzurro. Siamo l’unica nazionale che può vantare un bus che aiuta i nostri atleti nelle trasferte. E’ il nostro fiore all’occhiello, le altre nazionali ci invidiano per questo, addirittura per i mondiali in Rwanda ci è stato chiesto di portarlo a spese dell’organizzazioni. Infine la promozione del ciclismo e il cicloturismo che è un fenomeno in forte crescita. Il team performance guidato da Diego Bragato ha dato supporto a tutte le nazionali di tutte le specialità e discipline. Con il contributi del Coni abbiamo cablato tutto il Velodromo di Montichiari che è diventato molto tecnologico, con telemetria e videoanalisi: sapete che in pista si vince e si perde per un secondo e i dettagli sono importanti. L’ultimo settore di cui voglio parlare è quello della commissione impianti: è stato fatto un lavoro unico, se avete un comune che vuole fare un impianto ciclistico contattate la nostra commissione impianti che ha fatto un “manuale per le infrastrutture del ciclismo” con tutte le indicazioni necessarie. Ricordo che la sicurezza passa anche da una impiantistica fatta in strutture sicure. Voglio ringraziare gli atleti, le loro famiglie, i comitati provinciali e locali, tutti i dipendenti, gli sponsor e il Coni che ci è stato vicino. Ultimo e non per ultimo il Consiglio Federale che ha dato vita a discussioni anche animati ma con cui abbiamo portato avanti un quadriennio ricco di successo”.
Ore 9.20, l’audio del collegamento tra la sala assembleare e la sala stampa si è interrotto. A causa di questo disservizio non siamo momentaneamente nella possibilità di aggiornarvi sulla seconda parte della relazione del Presidente Cordiano Dagnoni.
Ore 9.10, Cordiano Dagnoni presenta la propria relazione da Presidente uscente della FCI: “Abbiamo iniziato il quadrienno con una situazione geopolitica molto pesante, arrivata a causa del Covid e della guerra in Ucraina che ha causato un aumento dei costi esponenziale. Il nostro sport è stato penalizzato anche a livello di società di base, a causa dell’aumento del carburante. Dei costi imprevisti che abbiamo dovuto affrontare, come consiglio federale da subito, questa è stata una priorità, abbiamo cercato di aiutare i Comitati Regionali. Abbiamo da subito pensato di assegnare dei contributi mirati per lo sviluppo dell’attività: abbiamo destinato 4 milioni in quattro anni al sostegno dell’attività di base. Un milione con il finanziamento ai Comitati Regionali, nel 2023 abbiamo stanziato 523.000 euro come contributi per l’organizzazione di gare, abbiamo rinnovato la convenzione con l’Anas, abbiamo destinato più di 700.000 euro all’attività su pista. La parte più importante e consistente è stato mantenere lo sconto per le affiliazioni”.
Cordiano Dagnoni prosegue ricordando i successi delle nazionali azzurre: “In questi quattro anni sono state vinte 454 medaglie, questo significa che l’investimento nei vari settori è stato importante ma ha prodotto dei risultati. Per il fuoristrada mi piace sottolineare il successo mondiale di Stefano Viezzi nel ciclocross, nella MTB c’è una giovane generazione che sta crescendo, siamo competitivi in tutti i team relay. Per quanto riguarda la strada è fresca l’immagine di Finn che si è aggiudicato il mondiale juniores. Per la pista è fresco il successo di Tokyo 2021”.
Un passaggio Cordiano Dagnoni lo sta dedicando al bilancio 2023: “Come Federazione abbiamo ritenuto necessario fare da sponsor al Giro Donne per garantire la produzione televisiva necessaria a mantenere la categoria World Tour. In più abbiamo dovuto sostenere il paraciclismo e questo ha causato lo spostamento di bilancio che conoscete. Riguardo alle chiacchiere sul ritardo dell’approvazione del bilancio da parte del Coni è stata causata unicamente dal fatto che il Coni doveva approvare una decina di bilanci e il nostro è stato messo in coda”.
Ore 9.05, Inizia l’Assemblea con i saluti di rito da parte del Presidente Cordiano Dagnoni
Ore 8.45, Rumors. La candidatura di Serena Danesi sarebbe stata ammessa “sub iudice” in attesa di verificare i requisiti, si attende comunque la comunicazione ufficiale all’assemblea. Allo stesso tempo, al termine degli incontri informali che si sono succeduti nelle ultime ore, la situazione complessiva risulta particolarmente frammentata in diverse regioni, anche tra quelle con le delegazioni più numerose. A fare la sintesi del pensiero dei 231 delegati ammessi al voto saranno quindi le urne federali.
Ore 8.40, E’ terminata la riunione organizzativa tra i candidati presidenti. I candidati e il gabinetto di presidenza dell’Assemblea si sono recati in sala. A breve dovrebbero avere inizio i lavori.
Ore 8.00, Vengono comunicati i dati sulle presenze. Sono 231 i delegati accreditati all’Assemblea con diritto di voto (192 in rappresentanza degli affiliati, 18 gli atleti, 21 i direttori sportivi). Il quorum per l’elezione del Presidente al primo turno è quindi di 116 voti. L’assembla è quindi costituita con 230 delegati presenti e inizierà in prima convocazione.
Ore 7.45, Buongiorno dall’Hotel Hilton di Fiumicino in Roma dove, a partire dalle ore 8.00, si riunirà in prima convocazione l’Assemblea Elettiva Nazionale per il rinnovo del Consiglio Federale. E’ in corso di svolgimento la riunione organizzativa tra i candidati presidenti con il collegio di presidenza dell’Assemblea.
I corridoi dell’Hotel Hilton, intanto, si stanno affollando di delegati, ospiti e accreditati che stanno raggiungendo la sala dell’Assemblea.