La redazione di ciclismoweb.net lo aveva anticipato nel corso della giornata: l’intenzione del Consiglio Federale di offrire a Lino Secchi la Presidenza Onoraria della FCI ha subito acceso la polemica (leggi qui l’articolo) e, in serata, il dirigente marchigiano ha fatto un ulteriore passo indietro rinunciando anche a questa carica onorifica.
Secchi ha reso pubblica, sulla sua pagina Facebook, la lettera che ha rivolto alla FCI sottolineando come questa scelta di proporlo per la Presidenza Onoraria avrebbe potuto essere strumentalizzata e, pertanto, per il momento da accantonare. Di seguito il testo integrale:
NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI
A seguito del mio ritiro della candidatura a Presidente FCI, preannunciato gli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre, è iniziata una particolare attenzione nei miei confronti per riconoscere il mio trascorso come dirigente a diversi livelli sportivi e nella vita lavorativa al fine di continuare a coinvolgermi nell’attività federale.
Mi è stato pertanto comunicato che si stava pensando di proporre all’assemblea elettiva nazionale la nomina a Presidente Onorario. Ho appreso che la richiesta, partita dal Presidente del mio Comitato Regionale, è stata sottoscritta dai Presidenti Regionali. Apprezzo profondamente e rimango colpito dalla stima che la quasi totalità di loro hanno voluto esternare.
Desidero però che questo grande riconoscimento non possa essere strumentalmente utilizzato per creare confusione o addirittura denigrare qualsiasi candidato alla Presidenza. Pertanto, chiedo cortesemente alla S.V. e al Consiglio Federale tutto di soprassedere su tale decisione che, se nel caso, potrà essere valutata in futuro.
Preciso, infine, per rispetto della verità, che nessuna denigrazione potrà mai far vacillare la mia e il rispetto che nutro verso quei Presidenti Regionali che hanno condiviso la proposta. Aggiungo che ho, inoltre, altrettanta fiducia e profonda gratitudine verso tutti i nostri dirigenti, tutte le nostre società e tutti i nostri atleti che sanno quanto sia affezionato al nostro sport e quanto nel contempo non ascolti coloro che non perdono occasione per trovare il modo di screditare.
Con osservanza.
Lino Secchi