233 saranno i delegati che comporranno l’Assemblea Nazionale della FCI il prossimo 19 gennaio: il quadro è finalmente completo e definitivo. Bisognerà quindi sommare almeno 117 voti per ottenere al primo turno il nome del nuovo Presidente Federale.
IL PASSO INDIETRO – Negli ultimi giorni del 2024 a fare un passo indietro è stato Lino Secchi. Candidato alla Presidenza, il dirigente marchigiano ha deciso di ritirarsi dalla corsa, lasciando quindi campo a Cordiano Dagnoni, Daniela Isetti e Silvio Martinello.
La situazione, per quanto riguarda le candidature, sarà quindi la stessa rispetto al 2021 anche se gli equilibri in questo inizio di 2025 sembrano essere decisamente diversi: sicuramente differente è l’esperienza da cui si giunge a questa Assemblea, dopo quattro anni ricchi di medaglie ma, allo stesso tempo, disastrosi sotto diversi punti di vista per il movimento tricolore.
CHI FUGGE – Sono passate solo poche settimane dai voti regionali e in Lombardia si è registrata una conseguenza tanto inaspettata quanto clamorosa. Luca Londoni, ex consigliere regionale lombardo, candidato alla presidenza del Comitato Regionale dopo essere stato sconfitto da Stefano Pedrinazzi, ha annunciato di abbandonare la FCI per spostarsi al CSI. Londoni, inserito nel mondo amatoriale, grande sostenitore di Cordiano Dagnoni, ha reso pubblica la propria decisione scrivendo sul proprio profilo Facebook: “Il gruppo di lavoro che finora ha operato in FCI si trasferirà quasi integralmente nella nuova destinazione e metterà al servizio delle società la stessa disponibilità finora prestata e la professionalità di coloro i quali già avevano dato riscontro all’avventura elettorale e che ora lavoreranno a supporto di società e tesserati CSI”.
Una scelta alquanto discutibile che coinvolgerebbe anche il Presidente della Commissione Amatoriale della FCI, Andrea Capelli e il Consigliere Federale, Gianantonio Crisafulli. A questo punto viene da chiedersi se anche lo stesso Cordiano Dagnoni, in caso di mancata riconferma, si butterà tra le braccia di qualche altro ente di promozione concorrente con la stessa FCI.
RIAMMESSI – Il Tribunale Federale ha dovuto fare i conti con alcuni ricorsi che hanno portato alla riammissione di Sandro Tuvo, candidato consigliere per gli affiliati, e Vittorio Podestà, candidato consigliere in rappresentanza degli atleti. Rigettato, invece, il ricorso di Carlo Roscini, graziato ma non riabilitato dalla FCI dopo la squalifica subita nel precedente quadriennio.
Rigettato, infine, anche il ricorso con cui l’Avv. Fiorenzo Alessi aveva correttamente segnalato l’errato conteggio della scadenza per la presentazione delle candidature; la seconda sezione del Tribunale Federale, irritualmente composta da alcuni giudici eletti nella prima sezione, ha tenuto buono il termine del 10 dicembre, salvando quindi la candidatura di Cordiano Dagnoni e altri candidati “dell’ultimo minuto”.
Con questa situazione tra 10 giorni ci si ritroverà a Roma per un’assemblea che avrà il compito di tracciare il futuro del ciclismo italiano. Un compito non facile ma che, allo stesso tempo, i 233 delegati dovranno svolgere con la massima consapevolezza, trasparenza e responsabilità viste le condizioni in cui si ritrova ad annaspare l’agonizzante mondo delle due ruote tricolore.
Questa la lista completa dei delegati e dei Presidenti Regionali e Provinciali eletti: